Nel comune sciolto per mafia i ‘5 stelle’ hanno battuto un pd ‘bollito’, a Magenta nel 2017 non sarà così
di Ersilio Mattioni
Se la storia insegna qualche cosa, allora i ‘grillini’ locali dovrebbero aver compreso una lezione elementare che arriva dalla vicina Sedriano, dopo veste la fascia tricolore il primo sindaco 5 Stelle della Lombardia. Da ciò la domanda, ovvio e naturale: perché non potrebbe succedere lo stesso a Magenta nel 2017? Infatti potrebbe, ma troppe sono le differenze fra i pentastellati locali (che faticano a riconoscersi in un leader) e quelli sedrianesi (che da tempo avevano scelto Angelo Cipriano come il punto di riferimento, tanto da incoronarlo candidato sindaco all’unanimità). Nella città della Battaglia invece, dove pure i ‘grillini’ sono attivi e stuzzicano (o stimolano) la giunta di Marco Invernizzi con proposte in tema di ambiente, rifiuti, società partecipate, trasparenza e politiche del territorio, non sembra ancora emersa una figura in grado di fare sintesi della dialettica interna. Si dirà che alle elezioni comunali manca ancora tanto. Errore. A Sedriano i ‘grillini’ marciano compatti dal 2012 e sono cresciuti nel 2013, a due anni dalle Comunali. E’ vero, i 5 Stelle a Sedriano hanno battuto un Pd ‘bollito’ e supponente, umiliando un centrodestra ridotto in brandelli. A Magenta non sarà così, perché i ‘grillini’ dovranno misurarsi con un Partito Democratico in salute, conscio che vincere di nuovo non sarà una passeggiata. Dai colleghi pentastellati della vicina Sedriano, tuttavia, i ‘grillini’ locali potrebbero prendere spunto, in primis nel rapporto con la stampa. Già, perché essere permalosi, sbertucciare i giornalisti, offenderli sui social network e credere di essere gli unici depositari della verità non porta lontano. Su questo fronte, però, è lecito aspettarsi progressi.