Assembramento al parco di via Melzi a Magenta: diverse decine di adolescenti senza regole né prudenza, come se il Covid non esistesse. Interviene, si fa per dire, la Polizia locale: i giovani vengono invitati ad andarsene, senza essere né identificati né sanzionati

di Ersilio Mattioni

MAGENTA (MILANO) – Maxi assembramento di adolescenti a Magenta, per la precisione al parco di via Melzi. Le foto, scattate intorno alle 17 di oggi, mostrano i ragazzi a gruppi, abbracciati, spesso senza mascherina né distanze. Un vero disastro in tempi di pandemia.

L’assembramento al parco di via Melzi

Maxi assembramento

Le foto parlano fin troppo chiaro: per ore decine di adolescenti hanno potuto violare pressoché tutte le norme della più elementare prudenza e stazionare al parco, come se il Covid non esistesse e come se in Lombardia non ci fosse la zona arancione.

Zona rossa in arrivo

Alla luce di questi comportamenti, forse, si capisce meglio l’allarme lanciato dal governatore Attilio Fontana: “Se la situazione non migliora, la Lombardia tornerà zona rossa“. Già, ma come può migliorare la situazione, se i genitori non sono capaci di far rispettare quattro regole ai propri figli?

I vigili hanno semplicemente invitato i ragazzi ad andarsene

Arrivano i vigli, si fa per dire

Alcuni residenti del quartiere hanno allertato la Polizia locale che, con calma, è giunta in via Melzi. Gli agenti, tuttavia, non hanno fatto molto per disperdere l’assembramento, se non invitare i ragazzi ad andarsene da lì. Nessuno è stato né identificato né sanzionato. I vigili possono stare tranquilli, gli adolescenti torneranno domani: in quel parco o altrove. Tanto sanno che nulla capiterà loro. L’episodio di via Melzi riaccende i riflettori sul tema dei controlli anti Covid, che a Magenta – rispetto ad altri comuni della zona – sono pochi e molto blandi.

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