FERROVIE NORD • FA DISCUTERE IL COMPENSO DA 56.000 EURO ALL’EX SOCIALISTA MAGENTINO
I cittadini del Comitato Pendolari della linea S6, Novara- Milano, si sono di nuovo trovati martedì 21 luglio per fare il punto sulle rimostranze presentate in Regione. Presente alla serata anche l’assessore Enzo Salvaggio. Si è parlato dei problemi che i fruitori delle linee Trenord sono costretti ad affrontare ogni giorno e che non vengono mai risolti: ritardi, caldo e mancanza di manutenzione ai convogli. I cittadini del Comitato, giustamente esasperati, non ne possono delle risposte di Trenord e Regione, consistenti in dati inattendibili o in promesse vaghe e mai mantenute. Da ciò la decisione di instaurare una linea dura nei confronti del Pirellone, proprio a causa del continuo “menefreghismo”. Intanto i presenti alla sarata hanno concordato, quasi all’unanimità, di organizzare un presidio, fissato per lunedì 27 luglio, davanti al Palazzo di Erika Innocenti robecco – Un bilancio di previsione difficoltoso quello del 2015, questo dovuto soprattutto ai pesanti tagli imposti dallo Stato. Durante il consiglio comunale fiume di mercoledì sera, l’amministrazione di Fortunata Barni ha presentato il suo primo bilancio previsionale, un programma che ha cercato di premiare e preservare le spese per l’istruzione e per il sociale. Il Comune di Robecco prevede di chiudere il bilancio 2015 in pareggio, con un ammontare di 5.424.335 euro. Un tesoretto in grado di far fronte a tutte le spese previste per la gestione corrente, dalla cifra di 4.319.089 euro. Senza contare i tributi che dovranno essere versati a Roma: 382 mila euro per la Tasi e 394 mila euro per l’Imu. Nonostante le continue vessazioni statali, la giunta Barni non ha aumentato le imposte, lasciando invariate tutte le tasse, causando anche una minore entrata di Imu nelle casse comunali da 50 mila euro. Ma per compensare i tagli statali senza incidere sui servizi offerti ai cittadini, l’amministrazione ha preferito falciare di netto diverse spese del Comune, a cominciare dal noleggio delle fotocopiatrici e dai rimborsi tributari. Uno dei tagli più significativi è stato quello delle bollette telefoniche, che ha portato ad un risparmio di 16 mila euro. “I tagli alla spesa per le utenze telefoniche – commenta il sindaco Barni – rientrano in una scelta ben precisa, ovvero di operare un maggior controllo sulle uscite del Comune per permettere un maggior risparmio, così da non imporre tasse più alte e intaccare i servizi primari come la scuola e il sociale”. Sulle bollette d’oro si esprime anche il consigliere Aldo Sponga, non risparmiando qualche critica: “Siamo partiti dai tagli alle spese proprio dalla telefonia. Spese che le precedenti amministrazioni non si sono preoccupate di controllare: le tariffe erano assurde ed esisteva anche un contratto di manutenzione per il centralino. Così, arriveremo a risparmiare il 50 per cento sulle utenze telefoniche, e offriremo anche un servizio di qualità superiore”. Un bilancio tutto sommato positivo, ma il 2015 potrebbe avere in serbo altre insidie per le risicate casse comunali di Robecco. della Regione. Curioso che il dialogo con Trenord sia così faticoso, soprattutto per i cittadini di Magenta, che da qualche mese dovrebbero poter contare su un interlocutore amico, ovvero il vicepresidente di Ferrovie Nord Milano (società che Trenord controlla con il 100% delle quote), l’ex socialista Fabrizio Garavaglia. Il quale, già addetto stampa dell’ex assessore regionale Alessandro Colucci (attuale coordinatore lombardo del Nuovo Centrodestra) è appena stato nominato dalla Regione in qualità di numero due di Ferrovie Nord, con uno stipendio di 56.000 euro a fronte di competenze nel mondo del trasporto ferroviario tutte da discutere. E la recente nomina di Garavaglia non è sfuggita ai pendolari, che l’altra hanno cercato di discuterne. Peccato che non sia stato possibile. Tutte le volte che il nome dell’ex socialista veniva citato un gruppetto in sala cominciava a fare caciara, di fatto impedendo la discussione. Stessa cosa è successa quando l’assessore Salvaggio ha insinuato il dubbio che, finché ci saranno amministratori del trasporto pubblico scelti dalla politica, poca strada potrà essere fatta nella direzione di una maggiore efficienza dei servizi. Ma ai disturbatori (fra i quali c’era anche il figlio del vicepresidente Garavaglia, cronista di Ticino Notizie: forse in leggero conflitto d’interessi? Ma no, che maldicenza) tutto questo poco importava. Così si è ricominciato a parlare del caldo, dei ritardi e delle inefficienze, come se queste cose capitassero per caso e non perché in Regione si fanno certe scelte più orientate verso degli amici che verso la competenza. Sarà forse per questo che il trasporto pubblico non va da nessuna parte?