I deputati Pd Lia Quartapelle, Francesco Prina, Paolo Cova ed Ezio Casati chiamano in causa il ministero degli Interni sul caso dei 50 migranti in arrivo alla Cascina Calderara di Magenta: i parlamentari ‘dem’ chiedono al ministro Angelino Alfano di valutare soluzioni alternative. Servirà a qualcosa?

4 AGOSTO 2016

di Redazione

MAGENTA (MILANO) – L’amministrazione Pd di Marco Invernizzi prova in extremis a scongiurare l’arrivo di 50 migranti alla Cascina Calderara, decisione tuttavia già presa dalla prefettura di Milano, dalla quale sarà molto difficile retrocedere. Il tentativo della giunta magentina, però, c’è. Ed è tutto politico. Il vicesindaco Paolo Razzano, che detiene la delega alla Sicurezza, ha infatti chiesto e ottenuto che scendessero in campo i ‘big’, ovvero i parlamentari lombardi del Partito democratico. Detto fatto: i deputati Francesco Prima (ex sindaco di Corbetta), Lia Quartapelle, Ezio Casati e Paolo Cova hanno presentato alla Camera un’interrogazione urgente al ministro degli Interni, Angelino Alfano. Nel documento vengono messe in risalto tutte le criticità di un’accoglienza che risulterebbe assai problematica, sia perché Magenta ospita già 100 migranti nell’ex pensionato ‘La Vincenziana’ sia perché Cascina Calderara è isolata dalla città, rendendo di fatto impossibile un’integrazione. Nel frattempo però le stanze per i richiedenti asilo sono già pronte e nessuno sembra poter fermare una decisione già presa. Pubblichiamo l’interrogazione al ministro degli Interni in versione integrale.

Al Ministro dell’Interno

– Per sapere –

premesso che:

nella Città di Magenta è operante, da luglio 2014, su corrispondente indicazione della Prefettura di Milano, un centro di accoglienza straordinaria per cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale, attivato per ospitare 100 persone circa presso la locale struttura “La Vincenziana” e gestito dalla cooperativa sociale “Intrecci” di Rho;

l’Amministrazione Comunale di Magenta ha tempestivamente fornito all’Autorità di Governo e ai soggetti preposti all’accoglienza dei cittadini stranieri, fin dalla attivazione della struttura, la necessaria e opportuna assistenza e il relativo sostegno, al fine di consentire la migliore convivenza tra la predetta struttura e la comunità locale circostante;

nonostante diverse manifestazioni organizzate per protestare contro l’apertura della riferita struttura di accoglienza, la situazione in essere non ha creato sino ad oggi nessun eccezionale disagio rispetto alla presenza nel territorio dei cittadini stranieri accolti;

sotto l’egida dell’Amministrazione Comunale e sempre in collaborazione con la Cooperativa Intrecci, i cittadini stranieri sono piuttosto stati positivamente coinvolti in diverse attività promosse da associazioni sportive dilettantistiche e laboratori teatrali, nella giornata del verde pulito e in generale in molteplici iniziative minori a carattere ricreativo e aggregativo svolte in Città;

secondo le cifre fornite dagli organi di informazione, al 10 luglio 2016, la Città di Magenta, sulla base della quota di proporzionalità rispetto alla popolazione residente e riferendosi ai 100 cittadini stranieri accolti, ospitava 61 persone in più di quelle teoricamente previste;

in questo contesto, all’inizio dello scorso mese di luglio l’Amministrazione Comunale ha appreso¸ peraltro solamente a seguito di contatti informali, dell’intenzione della Prefettura di Milano di attivare, sin dal corrente mese di agosto, un secondo centro di accoglienza straordinaria in quel territorio, destinato all’ulteriore ospitalità di 30/50 cittadini stranieri; tale eventualità è stata confermata al Sindaco di Magenta dal Prefetto di Milano, nel corso di un incontro svolto lo scorso 19 luglio 2016, durante il quale il Sindaco ha altresì rappresentato al Prefetto l’enorme criticità che comporterebbe l’apertura di un nuovo centro di accoglienza di migranti a Magenta, sottolineando, da una parte, lo straordinario sforzo collettivo che la Città già svolge per accogliere cento cittadini stranieri nella struttura “La Vincenziana” e, dall’altra, le problematiche di carattere logistico, urbanistico, igienico-sanitario che la nuova struttura individuata potrebbe presentare nell’essere destinata a funzioni di accoglienza;

con propria nota dello scorso 29 luglio 2016, il Sindaco di Magenta ha ulteriormente evidenziato al Prefetto di Milano alcune osservazioni critiche rispetto alla possibilità che sia attivata, sul territorio comunale, una seconda struttura, oltre a quella già operante, per l’accoglienza di cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale; in particolare, l’Amministrazione Comunale ha richiamato l’attenzione i) sulla localizzazione dell’immobile, che è situato al centro di un’area agricola, in una posizione sprovvista di collegamenti con il nucleo urbano, isolata da un tratto della SP ex SS 11 Padana Superiore e pertanto difficilmente raggiungibile, ii) sulla destinazione corrente del compendio, tipica cascina lombarda costituita da un cortile comune a forma di quadrilatero e, ai lati, da strutture per attività agricola e abitazioni, attualmente abitato da due nuclei familiari per un totale di otto persone, che verserebbero nella delicata situazione di condividere gli spazi comuni con il centro di accoglienza, alimentando una tensione facilmente immaginabile che non gioverebbe in alcun modo ad una serena accoglienza, e iii) sulla risposta della comunità locale, che, già impegnata con grande senso di responsabilità e di sincera solidarietà a collaborare con il soggetto gestore della struttura “La Vincenziana” per sviluppare progetti promossi da realtà dell’associazionismo e del volontariato, difficilmente riuscirebbe a garantire altrettanta attenzione e sensibilità nei confronti dei nuovi cittadini stranieri che potrebbero essere ospitati presso il secondo centro, in ragione, tra l’altro, anche delle riferite difficoltà a raggiungere l’immobile e comunque solo a pena di impoverire le condizioni di una giusta accoglienza verso quanti sono già presenti –:

se la Prefettura di Milano intenda effettivamente attivare durante il corrente mese di agosto nel Comune di Magenta una nuova struttura per l’accoglienza di cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale, se abbia verificato adeguatamente l’idoneità, la capienza e la compatibilità della dislocazione logistica della nuova struttura che dovrebbe essere attivata e, in ogni caso, se siano state valutate soluzioni alternative alla stessa che privilegino una più corretta applicazione della quota di proporzionalità tra Comuni nella distribuzione territoriale dei posti destinati all’accoglienza.

On. Lia Quartapelle

On. Francesco Prina

On. Ezio Primo Casati

On. Paolo Cova