Centrodestra • il via libera di Lega Nord e Forza Italia, la regia di Luca del Gobbo

Elezioni comunali 2017, centrodestra in fibrillazione: spunta la candidatura a sindaco di Emanuele Torreggiani. L’interessato, per ora, non conferma e non smentisce, pur rendendosi disponibile a un’intervista a tutto campo che pubblicheremo alla ripresa, cioè sul primo numero di settembre. Ma la notizia di una possibile candidatura di Torreggiani sta già agitando la politica cittadina, per varie ragioni che cercheremo qui di analizzare. La prima: Torreggiani, giornalista e intellettuale di centrodestra (anche se la definizione, come tutte le etichette, gli va stretta) non aveva mai dato la sua disponibilità ad assumere un impegno tanto gravoso, perché il candidato sindaco dovrà impegnarsi in una durissima campagna elettorale, dopo aver coalizzato attorno a sé le forze politiche, oltre che un programma condiviso. E dopo aver fatto selezione fra gli aspiranti candidati consiglieri. La seconda: il centrodestra, nell’ipotesi di Torreggiani candidato sindaco, si ritroverebbe come per magia a essere competitivo. L’intellettuale-giornalista è conosciuto in città. Ed è stimato. Insomma, è nelle condizioni di dare nuova linfa a un’alleanza che, negli ultimi anni, è apparsa più un’armata brancaleone piuttosto che una coalizione in grado di lottare per il governo della città. La terza: Torreggiani candidato sindaco farebbe cessare i litigi tra Forza Italia e Lega Nord per accaparrarsi il leader. Dal momento che E.T. non è né ‘azzurro’ né ‘verde’, non ci sarebbe ragione di litigare. Berluscones e Carroccio farebbero entrambi un passo indietro, rinuncerebbero a esprimere il leader della coalizione e appoggerebbero un candidato sindaco di area ma indipendente, che metterebbe tutti d’accordo. La quadratura del cerchio. Fin qui le buone notizie. Poi cominciano quelle cattive, perché paradossalmente i vantaggi della candidatura a sindaco di Torreggiani sono anche le ragioni di una certa ritrosia da parte dei ‘vecchi’ capi del centrodestra. I quali non capiscono molte cose, ma una sì: se arriva Torreggiani, ci si deve preparare a cambiare registro. In altri termini, basta rendite di posizione, rinnovamento nei volti e nei metodi, qualche ‘pensionamento’ inevitabile. In questo modo sì che il centrodestra diventerebbe competitivo. Ma i suoi ‘capataz’ preferiscono una coalizione vincente che li vedrebbe ai margini oppure una coalizione ‘bollita’ che, pur perdendo, lascerebbe nelle loro mani le redini? Per quanto incredibile possa sembrare, la risposta è la seconda. E torniamo allora al punto di partenza: lo stato di salute del centrodestra magentino, in particolare di Forza Italia. Il partito è allo sbando, è in stato comatoso-confusionale, è ricco di ‘vecchi’ generali ma poverissimo di truppe. In questo contesto da tragenda che futuro può avere la candidatura di Torreggiani? Nessuno. A meno che non si verifichino tre cose. Una, già accennata, è la disponibilità della Lega a discutere l’alleanza con Forza Italia senza porre come condizione preliminare l’indicazione del candidato sindaco. L’altra è la scelta di campo dell’unico vero leader della politica cittadina, l’ex sindaco Luca De Gobbo, che oggi siede sugli scranni del Pirellone e che, richiesto di candidarsi nuovamente a sindaco di Magenta, ha risposto picche. Potrebbe però essere il regista della cosiddetta ‘operazione Torreggiani’, convincendo i ‘suoi’ uomini che si tratta senza dubbio della miglior scelta possibile. Da ultimo, serve un gruppo di giovani (ma anche di meno giovani, animati soltanto da passione e non da bramosia di potere) che dia uno scossone di quelli forti all’attuale dirigenza di centrodestra e che, poi, si occupi di fare crescere in città la candidatura di Torreggiani, costruendola con calma e negli ambienti giusti. Chiacchierando con esponenti di Forza Italia in coda al consiglio comunale di settimana scorsa qualcuno ha definito l’idea “velleitaria”. Subito aggiungendo: “Certo, sarebbe un bellissimo progetto politico”. Parliamoci chiaro, di velleitario c’è soltanto la pretesa degli attuali capi e capetti del centrodestra che, conciati da sbattere via, pensano di vincere le elezioni 2017. Si lludono, perché se da un lato il sindaco Marco Invernizzi ha realizzato molto poco del suo programma e il malcontento è assai diffuso, dall’altro c’è un Pd in salute, che ha ben presente i problemi e che sta già preparando la prossima campagna elettorale, riservandosi di decidere se il candidato sindaco sarà ancora Invernizzi oppure no. C’è movimento nel centrosinistra, mentre il centrodestra appare paralizzato, succube della Lega da un lato e dell’estrema destra (un po’ becera, un po’ ignorantotta, decisamente priva di strumenti) che pensa di fare politica nascondendosi dietro a un gruppo Facebook. Torreggiani è l’uomo giusto, per fare pulizia, per mettere un punto, per ricominciare.