Testata popolarità e credibilità dei candidati sindaci. Il primo cittadino uscente Marco Invernizzi e il suo precedessore Luca Del Gobbo sono alla pari. Tutti gli altri sono indietro. Tino Viglio (Forza Italia) viene prima di Simone Gelli (Lega Nord). Ottimo risultato di Emanuele Torreggiani (se si considera che non ha ancora fatto un giorno di campagna elettorale), meno entusiasmante quello di Silvia Minardi. Primo partito è il Pd; seguono Carroccio, ‘Azzurri’ e Movimento 5 Stelle. Il centrodestra supera di poco il centrosinistra

25 MARZO 2015

di Ersilio Mattioni

MAGENTA (MILANO) – A poco più di un anno alle elezioni comunali della primavera 2017 il Partito Democratico ha deciso di testare gli umori dei cittadini con un sondaggio, che riguarda sia la popolarità dei leader politici sia il loro livello di credibilità. Non solo, al campione (che ha risposto al 61,7%, il che può essere interpretato come la percentuale di coloro che si recherebbero alle urne) è stato chiesto a quale partito accorderebbe la propria fiducia. E qui cominciano le sorprese, perché non basta un super Pd (30%, cui bisogna aggiungere il 4,1% della lista del sindaco) per fronteggiare uno scassato centrodestra, che al primo turno è in vantaggio di misura. Un vantaggio che tuttavia appare del tutto teorico. Infatti il risultato cambia di molto a seconda del candidato sindaco scelto per guidare la coalizione. E in questo caso il primo cittadino uscente Marco Invernizzi non sembra avere rivali, eccezion fatta per il suo predecessore, Luca Del Gobbo, attuale assessore regionale. Quest’ultimo, se decidesse di candidarsi di nuovo alla carica di sindaco, è l’unico che potrebbe contendere la vittoria a Invernizzi: i due leader sono in pratica appaiati.

Il ballottaggio

Magenta, come tutte le città con più di 15.000 abitanti, vota con il doppio turno. Se nessuno dei candidati supera il 50% più un voto, si rende necessario il ballottaggio dopo 14 giorni fra i primi 2 classificati, in questo caso i leader di centrosinistra e centrodestra. Gli altri vengono eliminati, ma è proprio qui che cominciano ad avere un ruolo. Per esempio, il Movimento 5 Stelle (16,1%) non darà, com’è prassi, indicazioni di voto. Ma cosa faranno i suoi elettori? E ancora c’è da capire dove finirà il consenso di Progetto Magenta di Silvia Minardi (5,7%). Da ultimo, se Torreggiani rompesse gli indugi e presentasse una sua lista, potrebbe raggiungere percentuali interessanti (attorno al 10%). Al ballottaggio, darà indicazioni di voto? La risposta è sì. Se il candidato sindaco del centrodestra sarà Del Gobbo (ipotesi non peregrina), è probabile che Torreggiani chiedere ai suoi supporter di votare per lui; se invece il candidato sarà Gelli, è probabile che si orienterà su Invernizzi, il quale gode della stima dell’intellettuale-giornalista. La situazione è tutt’altro che definita. E Invernizzi è tutt’altro che sicuro di essere rieletto, anche se il suo livello di popolarità e credibilità è davvero notevole.

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I RISULTI DEL SONDAGGIO PD SULLE ELEZIONI COMUNALI 2017

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