A Magenta, nel Milanese, l’architetto Francesco Anile (militante di Rifondazione Comunista) viene riconfermato nella Commissione Paesaggio dalla nuova giunta di centrodestra. A proporre la candidatura del professionista è l’amico e collega Felice Sgarella, commissario cittadino di Forza Italia. Un rapporto, quello tra Anile e Sgarella, che viene da lontano
1 AGOSTO 2017
MAGENTA (MILANO) – Cosa ci fa un architetto iscritto a Rifondazione Comunista nella Commissione urbanistica nominato di una giunta di centrodestra? Se lo sono chiesti in molti da stamattina, quando il Comune di Magenta, nel Milanese, ha pubblicato la composizione della Commissione Paesaggio, uno dei due organi comunali nominati direttamente dalla giunta che si occupano di fornire pareri sulle proposte edilizie pubbliche e private. La particolarità di questi soggetti è appunto la dipendenza dall’amministrazione in carica, la quale solitamente sceglie personalità della propria area politica.
Il ‘compagno’ architetto
Questo non è accaduto nel caso dell’architetto Francesco Anile, candidato con Rifondazione nelle elezioni di giugno e già commissario con l’ex giunta di centrosinistra, la cui nomina è stata riconfermata senza battere ciglio. Fatto ancor più strano, se si considera che tutte le personalità volute dal Pd (fatto salvo per i tecnici specializzati Ingrid Bianchi e Andrea Marin) sono state ‘trombate’ durante la nuova selezione dei commissari. Tutte a parte Anile, che pur essendo della parte politica opposta e pur non avendo competenze tali da essere insostituibile è stato preferito a una rosa di 20 persone.
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L’architetto, il Pd e Forza Italia
La storia dell’architetto è particolare. Anile vanta infatti una lunga collaborazione personale e lavorativa con un altro professionista della città dedito alla politica: Felice Sgarella consigliere comunale e responsabile della sezione magentina di Forza Italia. Nonostante questo, Anile fu indicato nel 2012 da Rifondazione, in seguito alla vittoria del centrosinistra unito sotto l’ala di Marco Invernizzi, come soggetto da inserire nella Commissione Paesaggio. Proprio in questa carica fu oggetto di un provvedimento disciplinare nel 2016, dopo l’uscita dei ‘compagni’ dalla maggioranza di Invernizzi. Anile infatti accusò pubblicamente l’ex assessore Marzia Bastianello di aver commesso un abuso edilizio (poi rivelatasi una bufala) e svelò alcuni dettagli di una pratica urbanistica privata ai compagni di partito. Altra polemica a giugno 2017, durante il periodo elettorale. Anile, candidato con Rifondazione, venne rimproverato dai ‘compagni’ per aver dichiarato pubblicamente di voler votare per Chiara Calati, aspirante sindaco sostenuto da Forza Italia e Lega Nord.
La stranezza
Infine, durante la stessa tornata elettorale dello scorso giugno, è emerso uno strano ‘mix’ di voti ai seggi di Pontevecchio (frazione di Magenta, dove Anile riscuote il maggior consenso). Più di una ventina di elettori di sinistra, infatti, hanno deciso di barrare il simbolo di Rifondazione, scrivendo però la preferenza al forzista Sgarella.
La pressione di Sgarella
A confermare ulteriormente il l’intesa dell’architetto comunista con Forza Italia, le indiscrezioni che ci arrivano proprio dalla discussione che ha impegnato la giunta sulla nomina dei commissari del paesaggio. Sarebbe stato proprio Sgarella a insistere sulla riconferma di Anile, proponendo la personalità dell’architetto al sindaco Calati e ai partito di sinistra.
Rifondazione: “Non faremo sconti”
Abbiamo chiesto un commento alla sezione cittadina di Rifondazione Comunista, che parla ai nostri microfoni per bocca della segretaria Sara Mastronicola: “Ne avevamo già parlato con Sgarella e abbiamo dato il nostro assenso. Siamo stati scelti come forza di opposizione nella commissione e questo ci fa onore, ma non faremo sconti a nessuno. Le nostre idee in materia di urbanistica sono chiare e verranno portate avanti dal nostro rappresentante con tutta la determinazione possibile. Il rapporto tra i due architetti? In tutto questo tempo non ha mai minato la serietà di Francesco Anile”.