I Carabinieri che indagano sull’attacco di cyber terrorismo sul sito web del liceo Bramante di Magenta stanno dando la caccia agli hacker con l’aiuto fondamentale della Polizia Postale, i cui uomini sono specializzati in reati informatici. Per ora senza esito.
6 MARZO 2016
MAGENTA (MILANO) – Ancora senza esito le indagini per identificare gli hacker che la notte di venerdì 4 marzo hanno attaccato il sito web del liceo scientifico Bramante di Magenta. I Carabinieri della Compagnia di Abbiategrasso sono al lavoro assieme ai colleghi della Polizia Postale di Milano, specializzati in reati infornatici. Intanto il sito web della scuola (www.liceobramante.gov.it) è tornato operativo al cento per cento.
Forse è presto per la soluzione del caso, ma gli hacker devono aver agito con una certa competenza e soprattutto con grande prudenza, in modo da ‘schermarsi’ e non lasciare tracce della loro azione, che per le forze dell’ordine è equiparabile alla bravata, mentre per altri si tratta di un attacco di cyber terrorismo del tutto simile a quello che colpì la Francia all’inizio di gennaio 2015, pochi giorni prima della strage nella redazione del giornale satirico ‘Charlie Hebdo’.
Se all’inizio si era pensato all’opera di quattro ragazzini, magari studenti dello stesso liceo Bramante, ora perde peso l’ipotesi di uno scherzo adolescenziale: troppo preciso e ben congegnato l’attacco per essere un lavoro dilettantistico. Chi ha ‘hackerato’ il sito web del Bramante conosce bene il web e i modi per rendersi invisibile. Trovarlo non sarà semplice.
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