Ai funerali chiesa gremita per l’ultimo saluto a mariangela: il ricordo dei politici che l’hanno conosciuta e stimata
di Andrea Porro
Mariangela Basile, medico e a lungo consigliera comunale d’opposizione, è morta il primo novembre. I funerali si sono celebrati il giorno dopo nella Basilica di S. Martino. La vita l’aveva già messa alla prova con la perdita del marito Antonio Mainieri – anch’egli stimato medico – scomparso prematuramente, lasciandola con due bambini e con la propria malattia e le cure correlate, contro la quale ha combattuto fino alla fine. Alla famiglia sono giunte parole di cordoglio da ogni parte politica. “È salita al cielo Mariangela Basile, consigliere comunale di Magenta da oltre trent’anni. Una donna straordinaria, esempio di impegno per gli altri sincero e appassionato. Una donna piena di coraggio, in politica e soprattutto nella vita. Mariangela proteggi la nostra città da lassù, qui lasci un vuoto incolmabile”, così esprime il suo dolore il vicesindaco Paolo Razzano. Che l’ha conosciuta bene e che, al di là della politica e degli schieramenti, ha avuto modo di apprezzare la dottoressa e anche di convidere progetti e battaglie, anche negli ultimi tre anni, quando il giovane politico e Basile sedevano rispettivamente in maggioranza e sui banchi dell’opposizione. Ma la dottoressa non ha mai guardato le divisioni politiche, bensì le cose utili per la città: disposta a votarle se ne era convinta, disposta a lottare senza mai tirarsi indietro se invece le riteneva sbagliate. Anche l’ex sindaco Luca Del Gobbo (oggi consigliere in Regione Lombardia) ne parla con grande affetto: “Sono sconvolto, perché è una perdita importante per Magenta, da sempre Mariangela ha dimostrato un grande amore per la città e un forte senso civico, svolgendo da sempre attività politica e sono sicuro che è stata un punto di riferimento per molte persone e un esempio di impegno quotidiano per i suoi figli”. to il marchio del dolore, la morte del suo amatissimo marito Antonio Maineri. Un dolore che l’ha accompagnata, velata ombra, sino ad oggi. Sino alla chiamata. Non passò giorno che ella non dicesse, sia pur nel suo silenzio, di lui. E seguitò nella sua professione. E lo fece con umiltà, virtù rara comunque. Non si declinava a personaggio di medico toto-potente. Accompagnava il suo paziente presso i cosiddetti luminari e lo faceva di persona prendendolo per mano e seguendone, poi, lo sviluppo positivo o, così la vita, definitivo. Virtù, l’umiltà, derivante da un’educazione ricevuta, antica e severa che oggi, per i suoi due figli Francesco e Lucrezia, rappresenta la vera eredità ch’è lascito spirituale. Mariangela Basile vive nei suoi figli con il metodo con cui ella ha affrontato il vivere. E non è cosa da poco. Come non lo fu affrontare e sostenere il ruolo pubblico di consigliere comunale. Una sera all’imbrunire, sono andati ormai tanti anni, passeggiando sotto i palmizi di Forte dei Marmi, mi disse che se le avessi chiesto se considerasse più bello il Forte o la Magenta, ella mi avrebbe risposto mille volte Magenta. “Mille volte Magenta”, e risento ancora chiara la sua voce, il tono aspro della cadenza calabrese. E con questa frase, che richiamiamo oggi non per banale aneddotica, ella svelò la ragione del suo impegno pubblico: pura passione civile. L’intendimento del suo cuore, che supera di gran lunga ogni parola ed ogni atto, era dunque disvelato con quell’affermazione “mille volte Magenta”. Mariangela Basile amava questa città ed i suoi concittadini in modo disinteressato. Senza nulla chiedere in cambio. Etica di una donna, vedova, madre, medico e politico, rimasta sola con due bambini e con un lavoro duro, nella costante condivisione della sofferenza, che sosteneva con le sue piccole spalle intessute d’acciaio ed il sorriso permanente e vivo quand’anche avesse desiderio di piangere forte e a lungo. Chi scrive questa nota è debitore alla dottoressa per ragioni familiari. Mio padre Remo visse altri dieci anni, grazie a lei ed al dottor Carlo Emilio Zanoni che ella chiamò immediatamente con l’umiltà e la verità della sua ferma educazione. Le sono debitore e lo sarò per sempre. Vogliano i suoi figli, i suoi familiari ed i suoi cari, accettare l’espressione del mio profondo cordoglio. l’addio a Mariangela Ciao Mariangela, alla fine ci hai lasciato definitivamente. Grande tristezza e grande vuoto lasci intorno a noi ma per me è come se tu fossi ancora qui e sarai sempre presente tra i miei ricordi più cari. Nei miei pensieri resterà impresso il tuo sorriso e la serenità che sapevi trasmettere, la tua forza d’ animo che mi trasmettevi. Quando venivo al tuo ambulatorio e ti raccontavo i miei problemi complicati, tu riuscivi a trasmettermi quella dose di tranquillità che mi permetteva di andare avanti, così tornando a casa mi sentivo più leggera e trovavo la forza di superare i miei ostacoli. Grazie anche per le tue battaglie politiche che intrecciavano i nostri problemi quotidiani e che hai sempre portato avanti con chiarezza e onestà. Ciao Mariangela, grazie per la tua ultima telefonata che mi hai fatto per salutarmi cosciente che era l’ultima, un abbraccio anche da parte del mio Matteo, sono sicura che anche da lassù ci guarderai e magari penserai un pochino a noi.
Maddalena Fornaroli e Matteo Pinoli