A Magnago con Bienate gli assistiti scendono da 1.500 a 1.000: in molti costretti ad andare fuori paese

di Deborah Ali

MAGNAGO (MILANO) – Nuovi disservizi con i medici di famiglia a Magnago, nel milanese. Nonostante la conferma della dottoressa Rovena Vishaj, sostituta dell’ex medico di base e attuale sindaco Dario Candiani, alcuni dei suoi pazienti residenti in paese non sono riusciti a sceglierla con la procedura di ‘scelta e revoca’ e adesso dovranno rivolgersi a medici di altri comuni.

Tra i pazienti anche cittadini di altri paesi

Sembra che il problema sia legato al numero di assistiti assegnati a Vishaj che, dall’oggi al domani, sarebbero passati da 1.500 a 1.000. Ben 500 persone in meno, dunque, a cui vanno aggiunti quei cittadini di paesi limitrofi che, in qualche misura, hanno “rubato il posto” ai magnaghesi. “In fila davanti a me in farmacia – spiega un pensionato – c’erano anche residenti di Castano Primo privi di medico o con un medico non di loro gradimento. Si trovavano a Magnago perché volevano la nostra dottoressa”.

Le testimonianze dei pazienti

“Gira voce – continua l’uomo – che è molto brava e confermo, perché è sempre disponibile e gentile. Mi è dispiaciuto sapere che alcuni miei familiari, da sempre pazienti dell’ex medico Candiani, non siano riusciti a restare con lei. Probabilmente – prosegue il cittadino – si sono mossi in ritardo. Lunedì 2 gennaio, nel giro di poche ore, i posti erano esauriti. Sono andato in farmacia molto presto ma, davanti a me, avevo comunque una trentina di persone. Il compagno di mia figlia ci ha impiegato alcune ore con la procedura online. L’applicazione era sovraccarica di richieste”.

Salta l’ambulatorio di Magnago, problemi per gli anziani

A peggiorare una situazione già difficile è la decisione della dottoressa di prestare servizio solo presso l’ambulatorio di Bienate, nello stabile della farmacia comunale, e di interrompere le visite a Magnago. Decisione comprensibile e legittima, che penalizza però i pazienti di Magnago, soprattutto i più anziani. “È vero che farà ambulatorio solo in uno studio – commenta un residente di Bienate – ma ricordiamoci che Bienate è comunque sul territorio di Magnago. È abbastanza logico che, con meno pazienti, la dottoressa non voglia avere più due ambulatori. Le case della salute che si stanno inaugurando in questi ultimi mesi nei vari comuni funzionano esattamente così. Si creano poli efficienti in strutture uniche. Per i pazienti in difficoltà, il sevizio offerto dalle associazioni di volontariato potrebbe essere una risorsa importante”.  

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