Soldi sottratti alle Onlus: il Pm accusa l’ex sindaco di Arconate, Mario Mantovani, di autoriciclaggio. Il giudice decide a fine mese

di Redazione

ARCONATE (MILANO) – Rischia un nuovo processo Mario Mantovani, ex sindaco di Arconate ed ex vicegovernatore della Lombardia nella giunta regionale guidata da Roberto Maroni.

Mantovani, chiesto il secondo processo

Il pubblico ministero di Milano, Giovanni Polizzi, ha chiesto il rinvio a giudizio dell’ex senatore di Forza Italia e di altre 8 persone. Tra queste, la moglie Marinella Restelli e un religioso. Le accuse sono, a vario titolo, di autoriciclaggio, appropriazione indebita e dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti. Secondo la Procura di Milano, Mantovani avrebbe sottratto indebitamente oltre 1,3 milioni di euro, dalle casse delle onlus da lui fondate, attraverso il versamento di affitti ritenuti fittizi per un appartamento a Milano e per la Villa Clerici di Castelletto di Cuggiono. Le accuse sono state modificate dal Pm Polizzi rispetto alla prima richiesta di rinvio a giudizio, all’esito della quale il giudice aveva appunto indicato all’accusa di riformulare i capi di imputazione.

Decisione a fine mese

Ora toccherà al Gup Roberto Crepaldi, che ha già cassato alcune eccezioni delle difese, decidere se avviare il processo oppure prosciogliere definitivamente gli indagati di questo filone d’inchiesta. L’udienza preliminare sarà il 31 maggio. A fine mese il giudice, dopo aver ascoltato gli altri sei legali difensori, si ritirerà in camera di consiglio per la decisione. Si tratta di un passaggio fondamentale per l’ex sottosegretario ai Trasporti, già braccio destro di Silvio Berlusconi e oggi transitato nel partito di Giorgia Meloni.

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Un nuovo procedimento?

Se Mantovani dovesse essere rinviato a giudizio, per lui si aprirebbe un nuovo procedimento penale, oltre a quello che ha già portato alla sua condanna in primo grado a 5 anni e 6 mesi di reclusione per corruzione, turbativa d’asta e abuso d’ufficio. Mantovani era stato condannato anche al pagamento di una provvisionale di 110.000 euro al comune di Arconate, già interamente versata. In questo caso la prima udienza del processo d’appello è stata fissata dal Tribunale di Milano per il 17 settembre 2021. Si preannunciano dunque mesi caldi, dal punto di vista giudiziario, per l’ex sindaco del paese.