Il supermarket ‘Solidando’ sarà il primo del capoluogo lombardo dove, ogni anno, 150 famiglie in difficoltà potranno fare la spesa gratuitamente. Secondo la Caritas, dal 2008 a oggi, la domanda di aiuto alimentare nelle parrocchie è aumentata del 30%, mentre gli italiani con problemi di reddito sono il 47,6%
5 GIUGNO 2017
MILANO – Dopo Modena e Vasto, la spesa solidale arriva anche a Milano, in via Calatafimi 10, a due passi dal parco delle Basiliche. Il 10 maggio, infatti, ha aperto ‘Solidando’, il primo supermercato in città dove le persone in difficoltà economica potranno fare la spesa gratuitamente il martedì e venerdì dalle 9 alle 13.
Il progetto
In un anno saranno circa 150 i nuclei familiari (oltre 560 persone) che beneficeranno dell’aiuto di ‘Solidando’, dove saranno disponibili 83 prodotti fissi tra cui scegliere (olio, sale, pasta, riso, latte, farina, legumi, biscotti, tonno, pelati, pannolini ecc.), senza dover pagare il conto alla cassa. Il progetto è sostenuto dall’IBVA – Istituto Beata Vergine Addolorata -, associazione no profit con profonde radici nella storia della solidarietà milanese, dalla Confcommercio Milano e dalla cooperativa IES, ‘Impresa etica sociale’ della Casa della carità. Le famiglie italiane e straniere vengono individuate da IBVA tra quelle che già usufruiscono dei servizi della Onlus oppure tra quelle segnalate da altri enti del territorio (parrocchie, associazioni). Ogni famiglia viene scelta a seguito di un colloquio e della verifica delle condizioni socio-economiche.
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Come funziona
Le famiglie ‘scelte’ da IBVA pagano con una speciale tessera che viene loro consegnata da ‘FareCentro’, lo sportello di ascolto di IBVA; dalla tessera a punti viene scalato, per ogni spesa effettuata, il ‘conto’, costituito dalla somma dei punti corrispondenti ai prodotti messi nel carrello. Ogni famiglia ha un monte punti ricaricato mensilmente e, ogni 4 mesi, la tessera viene rinnovata solo dopo un’attenta valutazione dell’eventuale mutata condizione della famiglia richiedente. Un altro vantaggio è poi previsto per i nuclei familiari in cui è presente un minore di età inferiore ai 36 mesi; queste famiglie hanno infatti la possibilità di accedere a una tessera infanzia che dà diritto all’acquisto di prodotti specifici per bambini. All’interno del supermercato sono presenti diversi volontari disponibili a dispensare consigli su come ottimizzare gli acquisti, oltre a svolgere i ruoli di cassieri e commessi, che controllano gli approvvigionamenti e lo stato delle merci. I prodotti vengono acquistati da ‘Solidando’ a prezzi calmierati oppure vengono donati dalle aziende che sostengono questo innovativo progetto solidale.
I dati della crisi
Di supermercati come ‘Solidando’ ci sarebbe bisogno in tutta Italia, vista la crisi che il nostro Paese sta affrontando. Stando ai dati nazionali, infatti, si stima che nel 2015 siano state 1 milione e 582mila le famiglie in condizioni di povertà assoluta, vale a dire 4 milioni e 600mila persone (dati Istat 2016). A Milano, secondo la Caritas, dal 2008 a oggi la domanda di aiuto alimentare nelle parrocchie è aumentata del 30%. Rispetto al periodo pre-crisi, si rivolgono ai centri di ascolto il 47,6% di italiani in più con problemi di reddito (crescita annua media del 5,7%) e il 38% che hanno bisogno di un lavoro (un dato aumentato costantemente del 4,7% annuo). Prevalgono le persone straniere (63%) e il numero di donne, anche se in diminuzione, si attesta al 56,8%. Il 73% del campione di persone che si rivolgono ai centri d’ascolto perché in difficoltà economica ha un’età compresa tra i 25 e i 54 anni (dati Caritas Ambrosiana).