Sedriano, molestò 4 bambine in un maneggio. Il giudice: “Le vittime erano sprovviste di qualsiasi strumento per difendersi”

di Francesca Ceriani

SEDRIANO (MILANO) Molestò 4 bambine in un maneggio di Sedriano: condannato a 5 anni e 4 mesi di carcere. Dopo tre mesi, sono uscite le motivazioni della condanna.

Molestò 4 bambine al maneggio: condannato

T.M., 26 anni, ex tesserato di un centro ippico di Sedriano, è stato condannato in primo grado con rito abbreviato per aver molestato 4 bambine, tra i 5 e i 9 anni, tra il febbraio 2018 e il novembre 2019. Le violenze sono avvenute proprio all’interno del maneggio. L’uomo, in più occasioni, ha spinto le piccole all’interno della selleria per molestarleBrandendo un coltello le ha poi minacciate di ucciderle se avessero raccontato l’episodio a qualcuno. Lo scorso febbraio la Procura di Milano chiedeva per lui soltanto un anno di carcere, suscitando l’indignazione delle famiglie delle vittime. Ad aprile, però, la sentenza: il gup di Milano, Ezia Marcora, lo ha condannato con rito abbreviato a 5 anni e 4 mesi di carcere.

Le motivazioni della sentenza

Il gup non ha concesso nessuna attenuante per “minore gravità” dei fatti, come invece chiedeva dalla Procura. Le vittime, infatti, “erano sprovviste di qualsiasi strumento per difendersi o per capire in concreto le richieste dell’imputato” ed erano da lui “intimorite”. Così scrive il gup nelle motivazioni della sentenza con cui l’8 aprile ha condannato il 26enne. Per il giudice non si può “mettere in dubbio quanto affermato dalle giovani persone offese” nelle audizioni protette e “i fatti narrati nel capo di imputazione” per “atti sessuali con minorenni” sono “opera di un disegno ben progettato” dal 26enne, che ha “sistematicamente abusato delle bambine” nel centro ippico. Nessuna “minore gravità dei fatti”, ribadisce il gup, anche perché le vittime erano talmente “piccole” che “il grado di coartazione esercitato su di esse è da considerarsi elevato”. E la stessa età delle bimbe “non era tale da non lasciare traccia dell’accaduto nella loro memoria”.

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Le attenuanti generiche

Il giudice ha concesso all’imputato solo le attenuanti generiche per la sua “condizione psicologica”, per il fatto che fosse incensurato e per il “buon comportamento” nel processo. È stato “interdetto in perpetuo” da qualsiasi occupazione legata ai minori e ha il divieto di avvicinarsi a luoghi frequentati da minorenni.