“Mussolini in Giappone”, il libro del turbighese Angelo Paratico immagina che il duce non sia stato giustiziato ma sia scappato con un sottomarino. Tra storia e fantasia, nuovo materiale per far sognare i nostalgici. Ignazio La Russa in primis

di Redazione

TURBIGO (MILANO) – “Siamo tutti eredi di Mussolini”. A pensarlo e a dichiarare una stupidaggine del genere è il presidente del Senato, nonché seconda carica dello Stato, Ignazio La Russa. E’ cosa nota del resto: La Russa, uno dei fondatori di Fratelli d’Italia, ha la casa piena zeppa di cimeli di Benito Mussolini. E se ne vanta pure. Tra statuette, medaglie, manifesti e libri c’è pure l’ultimo lavoro che Angelo Paratico – storico e scrittore, nato a Turbigo nel 1955 – ha dato alle stampe nel 2021: “Mussolini in Giappone”.

Nostalgia di Mussolini

Sono state le telecamere Diego Bianchi – autore e presentatore del programma Propaganda Live, in onda su La7 ogni venerdì sera – a immortalare La Russa a passeggio per le vie di Roma con il volume “Mussolini in Giappone” sotto braccio. Era il 16 settembre. Nulla di cui stupirsi, perché il presidente del Senato non ha mai fatto mistero di essere un estimatore di Mussolini e del fascismo, infaticabile collezionista di qualunque oggetto gli ricordo il suo amato duce.

La trama

Il romanzo del turbighese Paratico (presentato lo scorso 14 ottobre nella sala delle vetrate di palazzo De Cristoforis-Gray a Turbigo, nel Milanese) immagina che l’uomo ucciso a Giulino di Mezzegra il 28 aprile del 1945 non fu Benito Mussolini, bensì un sosia. Più che una fantasia, una vera e propria tesi che spiegherebbe l’incoerenza di certi comportamenti del duce nei suoi ultimi giorni di vita, costellati dai misteri. Cosa sarebbe accaduto se la storia fosse andata diversamente? Il libro – che il 9 ottobre 2022 ha avuto un importante riconoscimento alla prima edizione del Premio Mameli a Montecatini Terme – fa un’ipotesi: il 25 aprile del 1945 Mussolini sarebbe partito da Trieste su un sommergibile oceanico, diretto in Giappone. Qui sarebbe arrivato dopo un mese e avrebbe cominciato la sua nuova vita.

Il fascino del duce

Sono in tanti, mentre in Italia si insedia il Governo più destra dalla nascita della Repubblica, a scherzare sul fascismo e su Mussolini. Al netto dei nostalgici, esiste una nutrita pattuglia di squinternati che sembra ignorare ciò che il fascismo è stato davvero, tra cui le leggi razziali che Mussolini fece approvare in Italia per compiacere Adolf Hitler e suggellare il patto con la Germania nazista. Perdita della memoria o ignoranza allo stato brado?

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Il falso mito

In ogni caso, libri come quello di Paratico non fanno altro che alimentare il falso mito di un uomo che ha devastato l’Italia, che ha fatto uccidere gli oppositori politici, che ha trascinato ragazzi giovanissimi a morire sul fronte di guerra e che, non contento, ha pure cercato di scappare in Svizzera quando le cose si mettevano male. Insomma, un cialtrone spacciato a lungo per statista. E qualcuno ancora ci crede.

Angelo Paratico è nato a Turbigo (Milano) nel 1955. E’ uno scrittore, uno storico, un romanziere, un editore e un giornalista. Ha trascorso 40 anni della sua vita a Hong Kong. Conosce tutto l’estremo Oriente, la sua storia e il suo misticismo. Nel 2019 con il romanzo “La settima fata” vinse il premio letterario Milano International. “Mussolini in Giappone” è il suo ultimo libro pubblicato nel 2021.