Ad Arconate, nel Milanese, la scuola elementare cancella la festa in piazza parlando di “motivi di sicurezza”. Ma le motivazioni suonano come una scusa e il sindaco prende le distanze con un comunicato ufficiale

1 DICEMBRE 2017

di Redazione

ARCONATE (MILANO) – È una scelta senza precedenti, quella della scuola elementare ‘Maestri di Arconate’, che ha annullato con soli 4 giorni di preavviso i canti natalizi dei bambini, in programma per domenica 3 dicembre, provocando le ire dei genitori e il dispiacere dei ragazzi.

Il comunicato alle famiglie

La dirigenza scolastica ha inviato una comunicazione alle famiglie parlando di motivi di sicurezza: “Visto che più di 200 alunni hanno dato la disponibilità a partecipare, valutate le difficoltà di garantire condizioni di sicurezza adeguate, la scuola è costretta a rinunciare a partecipare all’iniziativa”.

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Le motivazioni non convincono

Le motivazioni dell’istituto, però, non convincono, e hanno fatto infuriare l’Amministrazione comunale. Innanzitutto: perché i presunti problemi di sicurezza emergono solo quest’anno? E gli altri anni, per esempio dal 2009 al 2014, quali regole sono state seguite? Come mai non ci si è mai posti un simile problema? In secondo luogo: non è vero che le condizioni di sicurezza non sarebbero state garantite.

Il sindaco prende le distanze

Il sindaco, Andrea Colombo, ha infatti diramato un comunicato stampa ufficiale con il quale ha preso le distanze dalla decisione della dirigenza scolastica: “Ho appreso non senza dispiacere della decisione della scuola, anche se la rispettiamo. Il Comune stava mettendo in atto tutte le procedure e le risorse possibile per garantire un livello di sicurezza sufficiente”. Ma allora perché la dirigenza scolastica, nelle persone del preside Ermanno Puricelli e della sua vice, Maria Carla Calloni, hanno deciso di annullare comunque i canti? Per quale motivo, nonostante il sindaco in persona avesse garantito la presenza di Polizia locale, Carabinieri, volontari e transenne, si è comunque deciso di non far cantare i bambini?

Una scusa poco credibile

E’ evidente, a questo punto, che la motivazione della sicurezza suona tanto come una scusa. E che siano altri i motivi dietro alla decisione, a questo punto un po’ vergognosa, della scuola. Verrebbe da chiedersi quanti insegnanti avrebbe garantito la scuola, domenica pomeriggio in piazza. Un dubbio legittimo. Perché se è vero che a pensar male si fa peccato, è anche vero che spesso ci si azzecca.