Situazione incresciosa a Marcallo con Casone, nel Milanese, dove un addetto alla raccolta dell’immondizia dà in escandescenza: prende a calci i sacchi, urla, bestemmia. E quando un cittadino osa lamentarsi, il netturbino lancia la spazzatura nel suo giardino. Il sindaco in campo

16 OTTOBRE 2016

di Daniele Di Sica

MARCALLO CON CASONE (MILANO) – Le segnalazioni dei cittadini, a Marcallo con Casone, aprono un vero e proprio caso sulla gestione del servizio di raccolta rifiuti effettuato da Aemme Lineambiente. Nei giorni scorsi un cittadino ha fotografato un evento piuttosto disdicevole: un operatore ecologico avrebbe preso a calci furiosamente i sacchetti del’immondizia, lasciando in terra gran parte del contenuto. A questo si aggiunge anche la dichiarazione di un’altra residente marcallese: “A me hanno rotto tre bidoni, poi li hanno lanciati in mezzo alla strada.

Il sindaco in campo

Una situazione che ha dell’incredibile. Tanto da costringere il sindaco Massimo Olivares a scendere in campo, annunciando il pugno di ferro e, se non bastasse, il ricorso alle vie legali: “Ho inviato foto e segnalazione ai responsabili di Aemme Linea Ambiente. Sono comportamenti allucinanti e saranno presi i dovuti provvedimenti. La segnalazione è stata trasmessa direttamente alla ditta – spiega il sindaco – secondo quanto mi avevano riferito, e ho inviato personalmente un richiamo scritto ad Aemme”. Olivares sta riflettendo anche sul contratto tra il comune e la società: “Stiamo anche valutando di rivedere il servizio svolto da Aemme, perché c’è stato un aumento in questi ultimi mesi dei disservizi. Ora però basta, considerando anche quanto ci costa la gestione della raccolta differenziata”. Questo potrebbe rivelarsi l’alba di un divorzio tra il comune di Marcallo e l’azienda municipalizzata di Magenta.

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Urla e bestemmie

Libera Stampa l’Altomilanese ha raccolto la seguente testimonianza: “L’operatore addetto alla raccolta rifiuti si ritrovò a passare davanti a casa mia. Tralasciando il volume della musica sul camion, quello che mi ha fatto alzare dal letto sono state le sue urla furibonde. E non capivo neanche con chi ce l’avesse. Sono uscito in strada e ho notato che il netturbino stava imprecando e bestemmiando al vento, lanciando i sacchi dell’immondizia dentro al camion. Allora non ci ho visto più, e gli ho fatto notare che doveva abbassare subito il tono di voce, perché la gente al mattino dorme e che stava solo facendo un casino inutile. Non l’avessi mai fatto, – continua ancora sorpreso il cittadino – perché mi ha letteralmente mandato a quel paese, continuando a bestemmiare e infine ha pure lanciato un sacco dell’immondizia nel mio cortile”.