Vittuone: il sindaco non sostiene la Notte Bianca, rabbia dei commercianti

di Francesca Ceriani

VITTUONE (MILANO) – I commercianti chiedono la Notte Bianca, l’amministrazione comunale dice di no. Non si placano le polemiche che da settimane investono la giunta di Vittuone, guidata da Laura Bonfadini.

I precedenti

Il primo episodio a far discutere nelle scorse settimane è stato il patrocinio negato per la Color Race. La corsa organizzata da La Vittuone Giovane, Banda e Croce Bianca nell’ambito del festival di tre giorni ‘Magnitudo’ poi annullata. C’è stato poi il ‘polverone’ sollevato dal Corpo Musicale, che lamenta la mancanza di una sede nonostante le promesse del Comune. Infine, le polemiche dei genitori, che fino a metà luglio non hanno avuto risposte certe circa l’apertura dell’asilo nido a settembre.

No alla Notte Bianca

Ora l’ennesima tegola per l’amministrazione comunale. A inizio luglio i commercianti del paese hanno chiesto di poter realizzare la Notte Bianca, un evento ormai tradizionale in tutti i Comuni del territorio. Solitamente sono i negozianti a organizzarla, con il supporto (più organizzativo che economico) dei Comuni, che li agevolano non facendo pagare, per esempio, l’occupazione del suolo pubblico in concomitanza con l’evento. Le attività vittuonesi si sono però sentiti rispondere ‘picche’ dal sindaco Bonfadini.

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La risposta del sindaco

“Per poter procedere alla realizzazione della Notte Bianca – si legge nella nota inviata ai commercianti – l’amministrazione ha verificato che non è possibile sostenere finanziariamente l’iniziativa stessa, al fine, tra l’altro, di renderla più efficace e partecipata e offrire alla cittadinanza un ricco programma di eventi. Rimane inteso che ogni privata iniziativa, singola o in collaborazione con altri operatori economici, rimane possibile e benvoluta, sia per gli esercizi del centro sia per quelli più periferici. E, considerate le temperature di questo periodo, ci si auspica che tali eventi possano eventualmente trovare spazio nel prossimo settembre, quando un clima più fresco consentirebbe una maggiore adesione. L’amministrazione rimane in ogni caso a disposizione per un fattivo confronto”.

La rabbia dei commercianti

Inutile dire che i negozianti non l’hanno presa bene. “Siamo tutti indignati – commenta uno di loro – Il Comune se ne è lavato le mani, scaricando su di noi la responsabilità di organizzare eventi. Non si riesce ad avere alcun rapporto con questa amministrazione e il sindaco è inesistente”. “Sono totalmente disorganizzati – fa eco un altro operatore – Sembra che non abbiano voglia di venirci incontro”.