Flash mob del M5s Lombardia per protestare “contro l’affossamento della sanità lombarda”

di Francesca Ceriani

MILANO – Flash mob del M5s Lombardia contro la nuova giunta regionale: “Con Moratti il quadro della sanità peggiorerà”.

M5s in piazza

E’ iniziato questa mattina, sabato 9 gennaio, alle 10.30, il flash mob del Movimento 5 stelle in piazza Città di Lombardia. I grillini sono scesi in piazza per protestare contro la nuova giunta regionale, che ha visto la ‘sostituzione’ dell’ex assessore al Welfare, Giulio Gallera, con Letizia Moratti. La protesta è contro “l’affossamento della sanità lombarda”. Tra i cartelli esposti, si leggono frasi come: “Sanità non fa rima con Moratti”, “Da Gallera alle consulenze d’oro”, “No alla sanità del mojito”, “Fontana commissariato da Salvini”, “La Lega ci frena ancora”. Il riferimento alle ingerenze della Lega di Matteo Salvini nell’espressione del nome del nuovo assessore al Welfare è chiarissimo. I manifestanti stanno distribuendo volantini con la sentenza della Corte dei Conti che ha condannato Moratti a rimborsare l’erario con oltre 591.000 euro nell’ambito della vicenda delle cosiddette ‘Consulenze d’oro’.

Le parole di De Rosa

Il capogruppo del M5s lombardo, Massimo De Rosa, dichiara: “I nuovi nomi della giunta Fontana non danno nessuna garanzia di un cambio sostanziale nelle politiche sanitarie della Lombardia. Salvini non ne azzecca mai una e con Moratti il quadro non potrà che peggiorare. Ricordiamo tutti i guai giudiziari legati alle consulenze d’oro dell’ex sindaco di Milano e il buco che ha lasciato nel bilancio del Comune. Fontana poi è ormai un presidente fantoccio, un burattino nelle mani di un partito incapace di governare“. E aggiunge De Rosa: “Alla sanità lombarda non servono manager con nomi noti, ma di scarsi risultati. Servono tecnici capaci e un’amministrazione in grado di rivoluzionare un’offerta sanitaria che ha mostrato tutta la sua debolezza sull’emergenza Covid. Sulla nuova sanità lombarda abbiamo una solida proposta di riforma che attende di essere discussa. Questa politica da basso servilismo di Prima Repubblica ha stancato”.