26enne odia gli zii e scappa: si presenta spontaneamente dai Carabinieri, il giudice la ‘grazia’
CORBETTA (MILANO) – Condannata in via definitiva per diversi furti: 26enne con un figlio di 7 mesi finisce agli arresti domiciliari. La donna però fugge per disperazione dalla casa degli zii e si presenta spontaneamente presso la caserma dei Carabinieri di Corbetta.
Odia gli zii e fugge dai domiciliari
La giovane fugge a Corbetta, la città dove si trova il campo rom in cui abita il suo compagno. “Arrestatemi pure, ma io non potevo più stare in quella casa”, sono le parole pronunciate davanti ai militari. Una storia che stringe il cuore, quella che riguarda la giovane S.D., di origine rom, un passato difficile e una condanna per molti episodi di furto. La donna, che ha un figlio di 7 mesi, stava scontando la sua pena a casa dei suoi zii in provincia di Torino, mentre il suo compagno vive nel campo rom di Corbetta. Qualcosa, però, non ha funzionato nella convivenza tra la ragazza e i suoi parenti. Tanto che la 26enne – difesa dall’avvocato Roberto Grittini di Abbiategrasso – ha deciso di scappare di casa, nonostante la misura degli arresti domiciliari. Secondo la donna, gli zii la trattavano male e la convivenza era diventata ormai impossibile. Così è fuggita per recarsi, spontaneamente e con in braccio il suo bambino, presso la caserma dei Carabinieri di Corbetta per costituirsi.
Il giudice la grazia
Ai militari la donna avrebbe raccontato la sua storia, dicendo loro che non voleva né poteva restare un attimo in più con gli zii. Le forze dell’ordine, seppur colpite dalla vicenda, non hanno potuto far altro che arrestarla per evasione, visto che tecnicamente la ragazza aveva vìolato gli arresti domiciliari. Subito la 26enne è comparsa davanti al giudice: in braccio il figlio di 7 mesi, allattato in aula, con l’aiuto di una donna della Polizia giudiziaria. Un quadro di fronte al quale nemmeno la giustizia italiana, che spesso sa mostrare il suo volto impassibile e feroce, è riuscita a dimostrarsi indifferente. E così il giudice Nunzio Daniele Buzzanca, pur convalidando l’arresto, ha disposto che la donna non finisse nuovamente in carcere ma tornasse, seppur temporaneamente, presso la casa degli zii con il suo bambino. Toccherà a questo punto al magistrato di sorveglianza che segue la 26enne individuare una nuova collocazione, che le consenta di scontare la sua pena – com’è giusto che sia – ma nel frattempo non essere costretta a una vita forse tormentata e di sicuro infelice.
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