Giudizio immediate per il killer di Emanuel Rrocku – il ragazzo di Turbigo ucciso da un colpo di pistola nel settembre 2022 – che risponderà di omicidio volontario aggravato. Interrogativi e zone d’ombra nella ricostruzione dei fatti
TURBIGO (MILANO) – Uccise il 23enne Emanuel Rroku (in foto), la sera del 16 settembre 2022, fuori dal ‘Genius Cafè’, nel centro storico di Turbigo. Ora sarà processato con giudizio immediato dal tribunale di Busto Arsizio e dovrà rispondere delle accuse di omicidio volontario aggravato. L’accusato, 34 anni, di origine albanese come la vittima, ha un precedente penale per droga e, in passato, ha vissuto in paese. Poi è tornato in patria, anche se non ha mai interrotto i rapporti con l’Italia.
I fatti
Il colpo mortale viene esploso intorno alle 23.30 del 16 settembre 2022 da una pistola calibro 6.35. La scena si svolge fuori dal ‘Cafè Genius’, al civico 8 di via Allea Comunale. Tutto con il litigio di una coppia 40enne, entrambi di Turbigo. L’uomo offende e strattona la moglie in modo così plateale da destare l’attenzione degli avventori. Tra loro un 20enne albanese, Jozef Ndoci, che interviene. Lo fa con le parole. E lo stesso fanno i suoi amici, che si avvicinano a quel marito violento forse per incutergli un po’ di timore e farlo smettere. Lui non gradisce e chiede aiuto a un amico.
Omicidio volontario?
Qui entra in scena il killer, che estrae una pistola (detenuta illegalmente, dopo averla rubata a Como nel 2017) e fa fuoco contro il 20enne albanese, ferendolo al polpaccio (Jozef avrà pochi giorni di prognosi). In un attimo la situazione degenera. I ragazzi albanesi soccorrono Jozef, mentre qualcuno chiama il 113 e avvisa i Carabinieri. Ma c’è quell’uomo, l’albanese 34enne, che continua a tenere in mano la pistola. La tensione è alle stelle. E nelle fasi concitate della discussione il 34enne esplode il secondo colpo. In modo accidentale? No, per la Procura di Busto Arsizio. Tanto da accusare il killer di omicidio volontario. Ma la verità, almeno quella giudiziaria, sarà stabilita dai giudici.
La morte di Emanuel
Ma quella pallottola raggiunge Emanuel – cugino di Jozef, che si trova a terra ferito – e lo ferisce alla carotide. Le sue condizioni appaiono disperate. Emanuel morirà poco dopo, a Legnano, su un letto della sala operatoria.
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I punti oscuri
Restano alcuni punti oscuri sull’omicidio di Turbigo. Il primo: perché il killer – residente in Albania, con un appoggio a Milano presso un conoscente – si trovava in paese quella sera? Quali rapporti ha conservato con il territorio? Di che tipo? E ancora, è stato definitivamente escluso che il killer conoscesse il gruppo di giovani connazionali, tra cui la vittima? A scatenare l’inferno fuori dal ‘Genius Cafè’ è stato davvero un banale litigio o c’è dell’altro? A queste domande manca ancora una risposta convincente.