Stangata in arrivo o ‘trucco’ per far quadrare i conti del bilancio? A Ossona, nel Milanese, scoppia ‘il caso contravvenzioni’. Il sindaco si difende: “Nessuno paga più le multe, dobbiamo cercare di recuperare le morosità”

4 APRILE 2017

di Riccardo Sala

OSSONA (MILANO) – Può seriamente pensare il sindaco di Ossona, comune di 4.200 abitanti nel Milanese, di incassare 567.000 euro di multe in un anno? Evidentemente sì, perché tale è la cifra stanziata nel bilancio di previsione del 2017, più del doppio della stima, peraltro ampiamente disattesa, dell’anno scorso.

Stangata o ‘trucco’?

Un vero e proprio boom di contravvenzioni in arrivo o c’è qualcosa sotto? La cifra è indubbiamente esosa, poiché raggiunge le cifre di una città come Magenta (che ha stanziato a bilancio 570.000 euro di multe), che vanta 25.000 abitanti, 6 volte in più di Ossona. Si aggiunge il fatto che la cifra prevista per l’anno passato si aggirava intorno ai 250.000 euro. E i più maligni insinuano già che sia un modo per ‘alzare’ le cifre del bilancio.

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Parla il sindaco

La situazione risulta forse più drammatica del previsto, tanto che il sindaco, Marino Venegoni, prova a fare un po’ di ordine: “L’aumento repentino della previsione non è dovuto a un inasprimento dell’attività di polizia locale né alla nostra volontà di ‘gonfiare’ i numeri del bilancio. La previsione è più o meno la stessa, ma sono state aggiunte parti delle quote di multe ancora da riscuotere. Su 570.000 euro infatti, 317.000 euro sono le sanzioni comminate negli scorsi anni ancora da recuperare. Stanziato a bilancio anche il supposto aggio che verrà trattenuto dall’agenzia di riscossione crediti se questa riuscirà a recuperare l’intero importo. La percentuale trattenuta è del 10 per cento, perciò si parla di ulteriori 31.700 euro”.

Guerra ai morosi

Insomma, Ossona ha un grosso problema di riscossione delle multe, che fa lievitare le cifre delle entrate extratributarie. Soldi che, per ora, difficilmente entreranno nelle casse del Comune. Il primo cittadino spiega anche un altro annoso problema: “La questione di fondo è che nessuno paga più le multe. Se in tempi non sospetti si arrivava anche al 60 per cento delle sanzioni incamerato nell’anno corrente, ora si ha una media del 35 per cento. Speriamo che la società di riscossione dia una svolta a questo trend”. In altre parole, due terzi delle multe non vengono pagate. L’esempio più lampante è stato nell’anno 2016, con una quota di contravvenzioni effettuate di circa 180.000 euro, di cui solamente 60.000 pagate alla fine dell’anno.

Il dubbio

L’arretrato si accumula e crea finti numeri, che riempiono le pagine degli schemi contabili. Il pericolo è di far sembrare la situazione economica più rosea del previsto, oltre che lasciare migliaia di automobilisti impuniti.