20 anni di carcere per Vincenzo Martino, 13 per Alessandro Nucara. Le accuse: droga e usura

di Sara Riboldi

‘Ndrangheta in Lombardia, inflitti oltre 62 anni di carcere dalla Settima sezione penale del Tribunale di Milano ai sei imputati che avevano scelto il rito ordinario nel procedimento aperto a seguito dell’inchiesta ‘Rinnovamento’ (che ha portato a galla le ombre della ‘ndrangheta sul servizio catering dello stadio San Siro). Gli altri 40 erano già stati condannati in rito abbreviato. Fra gli imputati ci sono anche due parabiaghesi. Ad ascoltare la sentenza, presente in aula una folla di parenti e amici. La pena più alta è stata pronunciata per Vincenzo Martino: 20 anni di reclusione. Nato a Reggio Calabria, ma domiciliato a Parabiago, è il fratello di Giulio Martino (anche lui condannato a 20 anni di carcere nel rito abbreviato e ritenuto dagli inquirenti legato al potente clan di Reggio Calabria Libri – De Stefano – Tegano). L’organizzazione scoperta dalle forze dell’ordine si dedicava ad attività da far gelare il sangue: traffico internazionale di droga, usura ed estorsioni. La coordinazione del traffico di stupefacenti, prevalentemente passando dal Sud America e dalla Bulgaria, sarebbe stata proprio in mano a Giulio e Vincenzo Martino. Ma c’è anche un terzo fratello, Domenico Martino, domiciliato a Nerviano. Per lui il presidente Aurelio Barazzetta ha disposto 11 anni e tre mesi di reclusione, oltre al pagamento di 4 mila euro di multa e alla confisca di circa 9 mila euro. Secondo le ricostruzioni, Domenico Martino sarebbe stato presente alle riunioni operative e avrebbe dato una mano agli altri due fratelli. Pesante condanna anche per Alessandro Nucara (Anche lui nato a Reggio Calabria, ma domiciliato a Parabiago): 13 anni e sei mesi di reclusione, oltre al pagamento di circa 150 mila euro di multa. Il ritratto di Nucara che emerge dalle carte è fin troppo delineato: ritenuto il “braccio destro di Domenico Branca (che secondo i documenti era a capo di un’organizzazione mafiosa attiva a Milano tra gli anni Ottanta e Novanta), sarebbe stato il punto di riferimento per gli altri associati e costantemente informato sull’andamento delle attività, come per esempio emerge in un’intercettazione ambientale relativa alla trattativa durante un’importazione di cocaina in cui i fratelli Domenico e Giulio Martino aggiornano Nucara sulle problematiche sorte. Condanne anche per gli altri tre imputati: 14 anni e dieci mesi per Giovanni Deuscit, 2 anni e tre mesi per Cosimo Dicorato e 2 anni e otto mesi per l’ex poliziotto Marco Johnson, per il quale però i giudici hanno accolto l’istanza di liberazione dei difensori. Le motivazioni saranno rese note tra 90 giorni.