A Castano Primo è morto Claudio Torno, a lungo amministratore della città ai tempi di Fausto Sanson e Dario Calloni. Assessore e vicesindaco, seguì progetti importanti come il raddoppio della ferrovia, l’Auditoruim e le prime fasi della superstrada Boffalora-Malpensa
7 APRILE 2020
CASTANO PRIMO (MILANO) – La città dice addio a Claudio Torno, la comunità politica piange l’ex assessore. In tanti si stringono attorno al dolore della famiglia. “Oggi Claudio ci ha lasciato”, così ne ha dato l’annuncio domenica scorsa l’ex sindaco Fausto Sanson. Claudio Torno ha dedicato parte della sua vita alla politica del paese; nel 1995 ha partecipato alle elezioni comunali nelle schiere del Pds in una coalizione con Rifondazione Comunista e una Lista civica, tutti a sostegno di Fausto Sanson.
Un successo inatteso, una grande riconferma
“Sembrava una candidatura di bandiera – ricorda Sanson – e invece vincemmo. Claudio fu vicesindaco e assessore all’Urbanistica e ai Lavori pubblici”. Nel 1999 un’altra vittoria, stavolta in coalizione con il Comitato per Castano e contro il centrodestra, con la Lega Nord (quando ancora si chiamava così) in corso solitaria, pur registrando una forte spaccatura al proprio interno. “Vincemmo nettamente anche la seconda volta – continua Sanson – e Claudio mantenne la responsabilità dei Lavori” pubblici”.
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La terza vittoria
Nel 2004 la coalizione si ripresenta con i Ds a tirare le fila e Dario Calloni candidato sindaco. Ancora una vittoria, ancora un’elezione per Claudio Torno, che entra in consiglio comunale ma preferisce non assumere più l’incarico di assessore per dedicarsi alle sue attività imprenditoriali.
Dal Pds al Pd
Dal Pds ai Ds, fino a Pd. Claudio Torno vi aderì e rimase sempre iscritto al partito, fino alla sua prematura scomparsa. “È stato un compagno operoso e intelligente – chiosa l’ex sindaco Sanson – in una stagione amministrativa complessa ma esaltante dal 1995 al 2004”.
I grandi progetti
“Da assessore – prosegue Sanson – ha condotto con sapienza e capacità tutte le fasi interlocutorie con Regione Lombardia per la realizzazione della bretella Boffalora-Malpensa e del raddoppio ferroviario. Ha supervisionato la ristrutturazione di Villa Rusconi e ha condotto a termine la realizzazione dell’Auditorium, nonché la ristrutturazione del palazzo comunale di piazza Mazzini, per non parlare dell’adeguamento degli strumenti urbanistici di quel periodo”.
“Gentilezza e determinazione”
La sua presenza nell’amministrazione è sempre stata connotata da “gentilezza e determinazione, senza mai un briciolo di arroganza che spesso caratterizza le persone in quelle posizioni di responsabilità e di potere”. Amara la conclusione di Sanson: “Questi momenti ci negano anche la possibilità di una vicinanza fisica a lui e ai suoi cari, che l’hanno accompagnato con grande amore in questo ultimo tratto di strada”.