Il consigliere Altitonante risponde alle domande del Gip e respinge tutte le accuse. Il figlio 12enne: “Mio padre ai domiciliari perché troppo buono, non è una bella situazione”

13 MAGGIO 2019

di Alessandro Boldrini

MILANO – Solo la storia di Romeo e Giulietta ha un finale peggiore. Perché di certo Pietro Tatarella e Fabio Altitonante, i due politici di Forza Italia coinvolti nella nuova Tangentopoli lombarda, non si sarebbero mai immaginati che a separare la loro amicizia fossero gli uomini della Guardia di Finanza di Varese, che martedì 7 maggio li hanno arrestati con l’accusa di corruzione. Il primo si trova ora in carcere; mentre il secondo è ai domiciliari, anche se ne ha già chiesto la revoca tramite un’istanza (respinta dai Pm) che il Gip valuterà oggi, lunedì 13 maggio.

L’avvocato Luigi Giuliano
(fonte: La Repubblica)

Il legale di Altitonante: “Respinge ogni accusa”

Lo spot elettorale di Altitonante per le
Regionali 2018 commissionato da Tatarella

Ma anche nelle difficoltà, i due restano amici. Tanto da condividere il legale che li difende, l’avvocato Luigi Giuliano, che assiste sia l’ormai ex (si è dimesso dall’incarico) sottosegretario all’area Expo della Regione Altitonante sia (insieme all’avvocato Nadia Alecci) il consigliere comunale di Milano – e candidato alle Europee – Tatarella. Ed è proprio per bocca dell’avvocato Giuliano che Altitonante ha rilasciato le prime dichiarazioni, dopo essere stato interrogato dal Gip Raffaella Mascarino. “Ha chiarito e dato la sua versione dei fatti – spiega Giuliano – respingendo le accuse di corruzione e di violazione della legge sul finanziamento dei partiti”. Il consigliere regionale ha poi spiegato che i 20.000 euro non sarebbero stati un finanziamento alla sua campagna elettorale, ma a quella dell’altro candidato forzista, Tatarella. L’enfant prodige del partito di Silvio Berlusconi (capolista al Nord-Ovest per le Europee del 26 maggio prossimo), tra l’altro, nel marzo 2018 era anche il mandatario della campagna elettorale di Altitonante, come dimostra il frame di uno spot registrato lo scorso anno e invitante a votare il candidato azzurro per la riconferma nel Consiglio regionale della Lombardia.

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Amici di lunga data

L’intervento di Tatarella dal palco
del teatro Dal Verme nel 2013

L’amicizia tra i due, però, ha radici ben più profonde ed è trasversale a ogni chiamata alle urne. Basti pensare al grande evento andato in scena al teatro Dal Verme di Milano il 17 febbraio del 2013 per l’elezione di Altitonante in Regione. Gli ospiti sono Stefano Maullu (oggi eurodeputato con Fratelli d’Italia), il comico Andrea Pucci, il celebre chirurgo Umberto Veronesi e l’immancabile Pietro Tatarella. “La candidatura di Fabio – disse nel suo comizio il giovane consigliere comunale milanese – è la candidatura di un nuovo modo di far politica, di un modo onesto, di un modo trasparente”. Ma facciamo un ulteriore passo indietro. Il sodalizio tra i due è già evidente nel maggio del 2011, quando a Milano si vota per le Amministrative e Altitonante – all’epoca assessore alla Pianificazione del territorio in Provincia – compare in un altro videomessaggio elettorale. “Io aiuto fermamente e con convinzione la candidatura di Pietro Tatarella – disse il politico FI oggi ai domiciliari –, un giovane consigliere di Zona 7 (uno dei municipi di Milano, ndr). In Pietro rivedo me; con un sogno, un sogno di cambiamento e di miglioramento di Milano”.

Altitonante nel videomessaggio
per le Comunali del 2011

Il figlio 12enne su YouTube: “Mio padre arrestato perché troppo buono”

Intanto sui social network parte la gara di solidarietà nei confronti dei due esponenti azzurri, per ribadire che un’indagine non equivale a una condanna. Ma tra questi, uno spicca per il senso d’innocenza e di calore umano che esprime. E’ quello del figlio 12enne di Altitonante che, mercoledì 8 maggio, sul suo canale YouTube spiega così ai suoi 1.886 follower l’arresto del padre: “E’ andato ai domiciliari perché è troppo buono e dà troppi aiuti e troppe confidenze a troppe persone”. Ma il giovane youtuber assicura: “Tempo due giorni e torna libero”. Quindi un monito ai suoi fan (“Ragazzi vi ricordo di non dare troppe confidenze alle persone”), prima di concludere: “Per me non è una bellissima situazione, ma neanche gravissima”.

Parlano cinque imprenditori: le indagini vanno avanti

Nel frattempo proseguono le indagini della Procura di Milano, coordinate dai Pm Bonardi-Furno-Scudieri. Il pool di magistrati, secondo quanto riportano fonti investigative, avrebbe messo sotto la lente d’ingrandimento una consulenza da 38.000 euro (mediata dal “burattinaio” Nino Caianiello, già condannato a 3 anni per concussione) di una società ritenuta vicina all’europarlamentare Lara Comi, ma con cui la stessa afferma di “non avere nulla a che spartire”. Già cinque imprenditori, inoltre, hanno bussato alla porta della Dda chiedendo di poter collaborare per rilasciare “informazioni utili” all’inchiesta della Procura milanese; mentre proseguono anche gli interrogatori di garanzia degli altri indagati di fronte al Gip.

Il governatore Fontana: “Risponderò serenamente ai Pm

Il governatore Attilio Fontana

Cresce infine l’attesa per l’interrogatorio del governatore Attilio Fontana (indagato per abuso d’ufficio per la concessione di un incarico al suo ex socio di studio, Luca Marsico) previsto per oggi, lunedì 13 maggio. “Risponderò puntualmente e serenamente alle domande che i Pm riterranno rivolgermi”, scrive in una nota il presidente della Regione Lombardia.