Clamoroso ‘colpo di mano’ azzera il processo all’ex dipendente comunale di Marcallo, nel Milanese: avrebbe rubato 10.000 euro dai soldi della mensa scolastica
3 APRILE 2018
MARCALLO CON CASONE (MILANO) – Un clamoroso colpo di mano della difesa fa ripartire da zero il processo a Sara Oldani, l’ex dipendente ‘infedele’ del Comune di Marcallo accusata di aver rubato 10.000 euro dalle casse della mensa scolastica.
Il ‘colpo di mano’
Il legale della donna, nell’udienza di lunedì 26 marzo, ha richiesto al nuovo magistrato che seguirà il procedimento di voler ripartire da capo con la fase processuale, ottenendo automaticamente (questo prescrive la legge) un completo rinnovo dell’istruttoria. Un dietrofront inaspettato, poiché nelle sedute precedenti la difesa aveva rassicurato il ‘vecchio’ giudice di voler mantenere la documentazione (prove, bilanci e testimonianze di genitori e funzionari comunali) raccolta fino a quel momento. Qualche mese fa, infatti, il magistrato che seguiva il caso Oldani è stato trasferito in un’altra sezione, rendendosi necessario un cambio al vertice del procedimento penale. La legge prescrive che in caso di trasferimento del magistrato l’imputato possa decidere se continuare o azzerare il processo. Il giudice avrebbe potuto però chiedere di poter portare a termine l’istruttoria (ormai in corso da ben 4 anni), cosa che non è stata fatta proprio a causa delle rassicurazioni dell’avvocato difensore.
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Scorrettezza o diritto della difesa?
Insomma, un piccolo ‘inganno’, pur nei limiti di legge, che ha permesso all’ex contabile di ripartire da zero. La decisione improvvisa ha fatto storcere il naso al nuovo magistrato (che si aspettava di giungere a sentenza entro poche settimane) e soprattutto al Comune, parte civile al processo, che si sfoga sul nostro settimanale per bocca dell’avvocato Guido Maria Ranzani: “Si tratta di una scelta legittima, ma altamente discutibile. Il legale di Oldani aveva anticipato davanti al vecchio magistrato di voler conservare l’istruttoria, facendo si che il giudice trasferito si sentisse tranquillo e non chiedesse di poter terminare il procedimento in corso. E’ altamente probabile che, sapendo in anticipo che sarebbero stati cancellati 4 anni di processo, il giudice avrebbe chiesto di rimanere in carica fino alla fine del Primo grado”.
Rischio prescrizione
Dalla prima udienza del nuovo processo, fissata per il 16 luglio, difesa e parte civile dovranno presentare nuovamente le prove e convocare un’altra volta i testimoni, compresi quei 4 genitori che avevano ammesso di aver consegnato contanti nelle mani di Oldani. Ma il rischio principale riguarda la prescrizione, che nel caso del reato di truffa semplice (quello contestato a Oldani) ammonta a un massimo di 7 anni e 6 mesi. E 4 sono già passati.