Secondo l’istituto Lorien, che ha testato le intenzioni di voto degli italiani alla fine di gennaio 2017, il Movimento 5 Stelle è quasi al 30% ed è il primo partito italiano. I ‘dem’, pur in forte calo, stanno comunque sopra il 28%. Nel centrodestra continua la crisi di Forza Italia: la coalizione rimane competitiva solo grazie alla Lega Nord. Se si votasse oggi, il Paese sarebbe ingovernabile

18 FEBBRAIO 2017

di Redazione

ROMA – La sconfitta al referendum costituzionale continua a generare effetti nefasti sul Pd. Prima delle dimissioni di Matteo Renzi, infatti, il livello di gradimento nei confronti del governo si attestava al 39%, mentre con il nuovo premier, Paolo Gentiloni, la percentuale scende al 28. Di riflesso anche il Partito democratico, non smette di perdere consensi: all’inizio di novembre 2016 era stimato al 31,9%, oggi è al 28,8. Sono questi i risultati dell’indagine dell’istituto Lorien.

‘Grillini’ primo partito

Sebbene in calo rispetto all’autunno, anche per effetto dell’affondo mediatico sul ‘caso Roma’, il primo partito italiano è oggi il Movimento 5 Stelle, che sfiora il 30% (per l’esattezza 29,9%). Le preferenze degli elettori sembrano tornare identiche al 2013, quando i ‘grillini’ furono la forza politica più votata alle elezioni politiche. E quando sia il centrosinistra sia il centrodestra arrivarono poco sopra il 33%.

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Lega in grande spolvero

A proposito di centrodestra, la crisi di Forza Italia sembra irreversibile: il partito di Silvio Berlusconi non si muove da mesi dal 12% . E con la destra di Fratelli d’Italia ferma al 3,9% la coalizione resta competitiva solo grazie all’exploit della Lega Nord, sempre più vicina al 15%.

Paese ingovernabile

Se la legge elettorale non sarà modificata, allora per far scattare il premio di maggioranza (e ottenere il 55% dei seggi alla Camera dei deputati) servirà raggiungere il 40%, percentuale che nessuno sembra in grado di centrare. Ne consegue che l’unico governo possibile sarà frutto delle alleanze post voto. Detto in altri termini, il Paese sarebbe ingovernabile.