Ad Arluno, nel Milanese, su 12.394 abitanti, 77 prendono il Reddito di Cittadinanza. L’amministrazione comunale ora pensa di assegnare dei Progetti Utili per la Collettività ai percettori
30 OTTOBRE 2020
ARLUNO (MILANO) – Introdotto lo scorso anno dal Governo ‘gialloverde’, il Reddito di Cittadinanza (RdC) ha una decorrenza di 18 mesi. Le domande sono iniziate il 6 marzo 2019 e quindi, in questi giorni, termineranno le prime erogazioni. Nel frattempo i Comuni stanno finalizzando i Progetti Utili alla Collettività (PUC) da assegnare a chi usufruisce del sostegno. Ma quanti sono i residenti di Arluno, nel Milanese, che richiedono questo sussidio?
“Un numero importante”
Risponde Matteo Zappa, assessore della giunta Agolli, titolare delle deleghe all’occupazione e alle politiche sociali: “Sono 77 i cittadini che percepiscono tale contributo. Si tratta di un numero importante, che rivela quante siano le persone bisognose sul nostro territorio. Di questi, il 56% sono donne, in media di 48 anni; il 44% sono invece uomini, di circa 50 anni“.
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Il ‘welfare della corresponsabilità’

L’ente arlunese, come molti altri, nelle ultime settimane sta valutando quali Progetti Utili alla Collettività affidare ai cittadini che prendono il RdC. Così prosegue Zappa: “Finalmente siamo alla terza fase del provvedimento. Infatti, dopo l’erogazione dei buoni e la successiva nomina dei ‘navigator’, si è arrivati a quello che definisco il ‘welfare della corresponsabilità‘“.
I ‘Progetti Utili alla Collettività‘
Il sindaco Agolli potrà quindi assegnare, a chi riceve il Reddito di Cittadinanza, dei lavori a favore della comunità. L’assessore anticipa in quali ambiti potrebbero essere ‘impiegate’ le nuove risorse: “Pensiamo a opere di decoro, magari nei parchi, oppure di incaricarli del controllo della circolazione stradale, nei pressi di scuole, in aiuto ai ‘nonni vigile’“.

Il ruolo delle amministrazioni locali
Il Comune dovrà in questo passaggio metterci del suo. Se infatti ogni centesimo del bonus arriva dal governo centrale, alle amministrazioni locali si chiede uno sforzo. Fornire cioè un minimo di formazione e affiancamento a coloro che andranno a svolgere, a titolo gratuito, i progetti.