Magnago, prima intervista al neo sindaco, Dario Candiani
di Deborah Ali
MAGNAGO (MI) – Intervista al nuovo sindaco di Magnago, Dario Candiani, dopo pochissimi giorni dal suo insediamento. Candiani ha vinto le elezioni grazie all’appoggio di Forza Italia, Lega, Fratelli D’Italia e il gruppo civico Siamo Magnago e Bienate. Il gruppo aveva deciso di scendere in campo insieme per creare una maxi alleanza riuscendo, così, a contrastare il candidato sindaco Gianluca Marta della lista del sindaco uscente Carla Picco. Magnago, un paese sul confine dell’Altomilanese e il Basso Varesotto, aspetta di vedere il suo nuovo sindaco entrare in azione.
Sindaco, quali sono i suoi obiettivi a breve termine?
“Abbiamo formato la squadra e attribuito gli incarichi a ciascun componente. Adesso possiamo iniziare il momento del confronto con il personale del comune. Stiamo approfondendo lo stato di fatto di tutti i capitoli al fine di poter poi realizzare il nostro programma”.
Quali sono i primi atti che porrà in essere?
“A settembre ci aspetta la ripartenza delle scuole e delle attività sportive, definiremo quindi il piano diritto allo studio e le modalità di utilizzo degli spazi sportivi. Inoltre, pur con il poco tempo che avremo a disposizione, cercheremo di organizzare degli eventi legati all’ambiente e alla cultura già nel mese di settembre. Purtroppo, alcuni finanziamenti che sarebbero stati auspicabili non arriveranno. Quindi saremo impegnati a programmare le opere fattibili tramite le risorse che sono presenti nel bilancio comunale”.
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Quali sono i problemi principali che deve affrontare subito?
“Ad esempio è necessario completare il rifacimento della pista di atletica. Un ulteriore ritardo porterebbe a problemi di utilizzo della struttura del campo sportivo dove operano sia la società di calcio che l’atletica stessa. Al riguardo stiamo effettuando le verifiche opportune e ci stiamo confrontando con le società coinvolte. Il parchetto di Bienate, inoltre, necessità già significativi interventi di manutenzione e completamento. Molte piante sono morte causa mancato irrigamento e alcuni punti vanno sistemati. Il Covid poi non è, purtroppo, da trascurare, ci sono ancora molti positivi, e l’attenzione dell’amministrazione è molto alta anche sul delicato tema della salute”.