Primarie Pd, Sala batte Balzani, Majorino e Innetta. Al voto in 55 mila, nel 2011 fuorono 67 mila. Fa discutere la presenza di cinesi alle urne
7 FEBBRAIO 2016
MILANO – Giuseppe Sala, ex amministratore delegato di Expo 2015, è il candidato sindaco del Pd alle elezioni comunali del prossimo giugno. Ha vinto le primarie di Pd e Sel con il 42% dei voti, battendo il vicesindaco Francesca Balzani (sostenuta dal primo cittadino Giuliano Pisapia, seconda con il 34% per cento), l’assessore al Welfare Pierfrancesco Majorino (23%) e il manager Antonio Iannetta (1%). I dati riguardano l’88% delle schede scrutinate e sono, di fatto, definitivi.
Primarie Pd, affluenza in calo rispetto al 2011
Hanno votato in 55.000 contro i 67.000 del 2011, quando Giuliano Pisapia si impose a sorpresa su Stefano Boeri, anche se qualcuno ha fatto notare che allora si votò in una giornata di sole, mentre oggi pioveva.
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Polemica sui cinesi alle urne alle primarie Milano
Non sono mancate le polemiche per la partecipazione in massa dei cinesi alle primarie Pd, novità assoluta con tanto di aver condizionato la consultazione. Al punto che la comunità dei cinesi ha diffuso una nota ufficiale: “Nessun voto di scambio, vinca il migliore”. Ma il dubbio sulla presenza dei cinesi in massa è venuto pure a un dirigente di Sel, Fabio Casiroli: “Il primo gruppo si è presentato pochi minuti prima delle 8. Avevano solo un bigliettino in mano con su scritto il nome del candidato da votare”. E il candidato era quello di Beppe Sala. Altre critiche sono giunte poi da uno dei presidenti di seggio, che si è lamentato con i dirigenti Pd: “Cittadini cinesi che non parlano una parola di italiano, eppure vengono a votare, alcuni neanche sapevano come farlo”.
Tutti per Sala?
Il voto dei cinesi, c’è da scommetterci, resterà al centro delle polemiche nei prossimi giorni, quando si commenterà il voto delle primarie. Ma il risultato non cambia: ha vinto Sala. E gli altri candidati si sono impegnati a sostenerlo. Lo faranno davvero?