Sono 20.000 i sieropositivi nella nostra Regione: 557 i nuovi casi l’anno, di cui 400 solo a Milano.
MILANO – Il primo dicembre è la Giornata mondiale contro l’Aids: l’idea di indire questa giornata per sensibilizzare il maggior numero di persone sui rischi legati alla diffusione dell’Hiv (il virus responsabile dell’Aids) venne concepita nel 1988 durante il summit mondiale dei ministri della Sanità.
L’Aids nel mondo
Dal 1981 a oggi l’Aids ha ucciso oltre 25 milioni di persone: si tratta di una delle epidemie più catastrofiche dell’umanità. Si stima che ogni giorno, nel mondo, 2.000 persone muoiano a causa dell’Aids. Sono 37 milioni i sieropositivi oggi (3 milioni dei quali sono bambini), ma solo per 22 milioni di loro ci sono i farmaci che, quasi sempre, salvano la vita. A preoccupare gli esperti, oltre alla situazione disastrosa in Africa, è l’Est Europa, dove i contagi continuano a crescere.
In Italia
Sostieni la Libera Informazione
Sul nostro giornale on line trovi l’informazione libera e coraggiosa, perché noi non abbiamo padroni e non riceviamo finanziamenti pubblici. Da sempre, viviamo soltanto grazie ai nostri lettori e ai nostri inserzionisti. Noi vi offriamo un’informazione libera e gratuita. Voi, se potete, dateci un piccolo aiuto.
Dalla prima infezione, nel 1981, sono state 69.000 le persone infettate e 45.000 sono morte. Oggi i dati si sono stabilizzati intorno ai 130.000 sieropositivi. 4.000 sono le nuove diagnosi ogni anno, con un incremento registrato negli ultimi due anni di nuove infezioni nella fascia d’età tra i 25 e i 29 anni. 15.000 circa sono le persone che non sanno di essere infette, almeno 1/3 sono in condizioni avanzate di malattia. La maggioranza delle nuove diagnosi Hiv positive è attribuibile a rapporti sessuali non protetti, che costituiscono l’84,3% di tutte le segnalazioni (eterosessuali 45,8%, omosessuali 38,5%). Circa il 40% dei casi di Hiv è diagnosticato in modo tardivo. Grazie ai nuovi farmaci l’Hiv è diventata una malattia cronica: si tratta di farmaci ben tollerati, che hanno pochi effetti collaterali, e grazie alle combinazioni le pillole da assumere sono poche (una o due al giorno). Da decenni si cerca un vaccino contro l’Hiv, senza mai trovarlo. Ma ora, secondo gli esperti, qualcosa si sta muovendo in Italia e nel mondo.
In Lombardia
La Lombardia è prima in classifica per pazienti sieropositivi: 20.000 su 130.000 di tutta Italia, seguita da Lazio, Emilia Romagna e Liguria. Nella nostra regione si registrano 557 nuovi casi l’anno, di cui 400 solo a Milano. Andando ancora più nello specifico, 15.000 risiedono a Milano e hinterland. Il boom è tra gli over 50: sono uomini italiani in carriera, sposati o comunque con una relazione stabile, che si rivolgono al servizio di counselling della sede di Anlaids Lombardia per chiedere informazioni perché hanno avuto relazioni extraconiugali, rapporti occasionali, spesso in centri massaggi. A volte, invece, sono milanesi che chiamano dall’estero perché in viaggio di lavoro e che vogliono informazioni pratiche sul test o sui rischi che corrono.
La cattiva informazione
Dei rischi dell’Hiv si parla sempre meno e così 8 giovani su 10 dichiarano di consumare rapporti sessuali non protetti. Non solo: il ritorno a buon mercato dell’eroina, droga a cui si avvicinano sempre più i giovanissimi under 16, è un altro dei fattori di contagio. La cattiva informazione, poi, gioca un ruolo fondamentale: in molti non sanno che solo il preservativo protegge dal contagio. Se si hanno dubbi, è essenziale fare il test: lo offrono gratuitamente molte associazioni e ospedali. Il numero verde 800 861 061 è attivo dal lunedì al venerdì, dalle ore 13.00 alle ore 18.00: un équipe composta da differenti profili professionali (avvocati, medici, psicologi, comunicatori) sarà al servizio di chi telefona.