Succede a Cuggiono, nel Milanese. Il medico si difende, ma la Asl non riesce a trovare un sostituto definitivo: “Fatto tutto il possibile”. Il sindaco: “Increscioso”

18 GENNAIO 2018

di Alessandro Boldrini

CUGGIONO (MILANO) – L’ambulatorio medico di Palazzo Kuster a Cuggiono, piccolo Comune dell’hinterland di Milano, torna al centro delle polemiche. Livio Primo Pastori, storico medico di base cuggionese con 1.500 pazienti (il massimo consentito), a partire dal primo gennaio 2018 ha deciso di anticipare la data del suo pensionamento, inizialmente previsto per il 2020. La scelta del medico, però, ha colto impreparata buona parte dei suoi 1500 pazienti, che sono ora alla ricerca di un nuovo dottore a cui affidare le proprie cure.

La difesa del medico: “Ho avvisato per tempo”

Una decisione presa, a detta di molti, senza alcun preavviso ma che in realtà sarebbe stata comunicata all’Ats (Azienda di Tutela della Salute, l’ex Asl) di Città Metropolitana nei tempi previsti dalla legge, come confermato dallo stesso Pastori ai nostri microfoni. “Ogni medico di base – spiega Pastori – è tenuto a comunicare almeno 60 giorni prima ad Ats la decisione di andare in pensione, ed è proprio ciò che ho fatto. A inizio novembre ho infatti avvisato che a partire dal primo gennaio 2018 avrei terminato il mio servizio e ho chiesto di poter essere subito sostituito, in modo da evitare ogni problema per i miei pazienti. Nel limite delle mie possibilità, inoltre, ho avvisato di questa situazione tutte le persone che ho potuto, invitandole a far richiesta per un nuovo medico. Ho addirittura rinunciato a due settimane di ferie e a parte del mio stipendio per poter rimanere disponibile fino all’ultimo. Mi dispiace – conclude l’uomo – che molta gente mi abbia accusato di non essermi interessato dei miei pazienti e di non aver avvisato nessuno, perché in 40 anni di onorato servizio credo di essermi comportato sempre in maniera esemplare. La colpa di questa situazione è di Ats, che non ha avvisato per tempo i pazienti e non si è neanche mossa per sostituirmi”.

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Lo sconcerto del sindaco: “Vicenda incresciosa”

Come si risolverà tutta questa situazione rimane davvero un mistero. Quel che è certo, per ora, è che centinaia di pazienti si sono trovati inaspettatamente ad affrontare una situazione davvero complicata. La scelta del dottor Pastori ha inoltre ‘spiazzato’ la stessa amministrazione comunale, che ora tenta di correre ai ripari per salvaguardare i diritti di moltissimi cuggionesi. “Il pensionamento anticipato del dottor Pastori – commenta il sindaco Maria Teresa Perletti – ha messo in difficoltà parecchi cittadini, ma tutto dipende da Ats. In qualità di sindaco ho fatto pressioni a questo ente e all’Asst (Azienda Socio Sanitaria Territoriale, ndr) per disporre con urgenza un supplente e nel frattempo indire il bando per la sostituzione del medico di base pensionato. L’amministrazione – conclude il primo cittadino – sta facendo tutto il possibile per porre fine a questa incresciosa vicenda”.

La replica dell’ex Asl: “Nessun sostituto disponibile”

Pronta la replica di Ats che, tramite il direttore generale Marco Bosio, difende l’operato dell’azienda: “Ats Città Metropolitana di Milano procede alla rilevazione degli ambiti carenti ogni 6 mesi, così come previsto dalla norma, avendo come riferimento il rapporto di un medico ogni 1300 residenti, di età superiore ai 6 anni. L’ultima rilevazione è stata fatta ad ottobre 2017 quando le dimissioni del dottor Pastori non ci erano ancora pervenute. La prossima rilevazione sarà pubblicata ad aprile e dai conteggi preliminari fatti in questi giorni, dovrebbe essere rilevato un ambito carente. Nello stesso ambito pluricomunale – continua Bosio – ci sono circa 2.000 posti disponibili presso alcuni medici, che quindi possono acquisire tutti i pazienti già in carico al medico cessato. Tuttavia, Ats ha voluto valutare anche il disagio della popolazione più fragile nel non poter scegliere un medico prossimo al proprio domicilio e per questa ragione sono stati contattati alcuni medici con pochi pazienti al fine di proporre l’apertura di un secondo ambulatorio a Cuggiono. Purtroppo però abbiamo ottenuto solo dinieghi, pertanto Ats ha disposto di inserire un incaricato temporaneo, in attesa delle procedure per l’assegnazione dell’incarico definitivo. Per quanto sopra, si vuole evidenziare come  Ats abbia messo in atto tutto quanto di propria competenza, nei tempi e nei modi previsti dalla norma, e, rispetto alle affermazioni del dottor Pastori, si vuole chiarire che è responsabilità del medico di medicina generale dare avviso tempestivo della cessazione dell’incarico a tutti i pazienti, tramite affissione nel proprio ambulatorio di una comunicazione scritta”.