Il tribunale dà ragione a Longo: gli appartamenti di fianco a casa sua non rispettano le distanze

di Erika Innocenti

Una vicenda che va avanti da almeno 15 anni, ma che ancora fa discutere e che aspetta sia fatta vera giustizia. A rimetterci in soldi e in tranquillità, come spesso accade, un cittadino che abita nella zona di via don Minzoni al confine con Vittuone, Luigi Longo, che per 15 anni ha cercato di avere quello che pure la giustizia, tramite il tribunale di Milano, ha decretato fosse suo di diritto. Ma ripercorriamo con ordine la vicenda. Tutto inizia negli anni ‘70, quando dopo numerose vicissitudini e pressioni, Longo riesce a comprare il terreno e costruire, oltre alla casa, anche una piccola rimessa alta 3 metri e 20. E siccome la rimessa non era previsedriano – Finisce male il girone di andata per la prima squadra di calcio sedrianese. Il team di mister Galli perde il match contro la Rhodense per 3 a 0 e resta all’ultimo posto in classifica per questa prima metà di campionato. L’allenatore insoddisfatto spera in un inizio 2016 migliore per la squadra in Promozione; è un periodo di forte cambiamento per la società, che si prepara al girone di ritorno attraverso un’attenta ricerca di giocatori in campagna riparazione. Situazione positiva invece quella della Juniores che, nel girone H fascia B, chiude l’anno con la vittoria contro Accademia S. Leonardo per 2 a 1, guadagnandosi il quinto posto. Si ritorna in campo nella terza settimana di gennaio: la Juniores giocherà contro il Vigevano sabato 16, mentre la promozione incontrerà la Lentatese domenica 17. G.T. sta nel primo progetto, il tecnico comunale provvede a fare una sanatoria, ma,”segnando una misura inferiore” dichiara Longo. Piccole imprecisioni, verrebbe da dire, certo. Peccato però che poi hanno influenzato, in negativo, la vita del cittadino. Infatti, nel 2000, con l’amministrazione di centrosinistra guidata da Marco Re, parte un cantiere per la costruzione di nuovi appartamenti nel terreno di fianco alla casa di Longo. Ma non tutte le norme vengono rispettate, perché la distanza tra le due case è di 4,60 metri e, dai balconi, addirittura 2,70 metri. Quando però le regole affermano che per immobili alti oltre i 3,20 metri la distanza dev’essere di almeno 10 metri. Qui nemmeno la metà è rispettata. A Longo non resta che protestare. “Ho scritto e contattato l’amministrazione” continua il cittadino. Il comune, in un primo momento, si interessa al problema facendo addirittura andare sul posto la dirigente dell’ufficio tecnico Serena Pastena. “Poi però nulla cambia – continua Longo – e il cantiere riprende, sempre non seguendo le distanze richieste dalle normative. Visto che dopo 2 anni nessuno mi ha risposto, ho proceduto per vie legali”. Dopo l’ex sindaco non è stato riconfermato dopo la malatta della sua collega sedriano di Attilio Mattioni L’ex sindaco Alfredo Celeste non insegna più religione al liceo ‘Vico’ di Corsico. Aveva cominciato ad andare in classe il 6 novembre scorso, in seguito alla decisione della Curia di Milano di nominarlo supplente al posto dell’insegnate di ruolo che si era messa in malattia. E come tutte le supplenze anche quella di celeste è terminata sabato 12 dicembre, come previsto. Celeste non è quindi stato sospeso, come qualche organo di stampa ha scritto, ma ha semplicemente concluso il suo periodo di supplenza. C’è però un piccolo giallo. La collega che si trovava in malattia non è rientrata in classe perchè ha chiesto e ottenuto di prolungare il periodo di convalescenza. In questi casi, secondo la prassi, al supplente viene quasi automaticamente prorogato il periodo di insegnamento. In questo caso, invece, la Curia ha nominato un altro docente e Celeste si è così ritrovato senza più l’incarico. La decisione di non rinnovare la supplenza a Celeste non ha però nulla a che fare con la manifestazione organizzata da un gruppo di studenti davanti al Palazzo dell’Arcivescovado di 4 giorni fa contro la nomina di Celeste, arrestato per corruzione alla fine del 2012 e ora in attesa della sentenza di primo grado. La lettera con la quale la Curia comunicava al preside del liceo ‘Vico’ l’arrivo di un nuovo supplente risale infatti a dieci giorni fa. Allora perchè non è stata rinnovata la supplenza? Alfredo Celeste non insegna più al ‘Vico’: è mistero 8 anni – nel 2008 -, arriva la sentenza del tribunale. Risultato: i giudici condannano l’impresa costruttrice a oltre 1.900 euro di danni e al pagamento delle spese per l’avvocato. Tutto bene, se non fosse che l’azienda è fallita, intanto. E quindi? “In comune non ci hanno mai sentito – dichiara Longo -. Re non mi ha mai risposto e non ha fatto nulla per sistemare la situazione, anzi; poi sono andato anche da Celeste e dai commissari. Ma invano”. Non resta che sperare che il nuovo sindaco ‘grillino’ Angelo Cipriani possa riuscire a sistemare la questione e a mettere la parola ‘fine’ a quest’odissea, che pare proprio essere nata dalla poca attenzione e dalla superficialità della macchina amministrativa. E a rimetterci sono sempre i cittadini.