Bareggio, i giovani del Pd replicano alle parole del sindaco Linda Colombo
BAREGGIO (MILANO) – Il sindaco di Bareggio, Linda Colombo (Lega), nei giorni scorsi ha firmato una petizione dell’Associazione Nazionale Alpini. La petizione chiede la reintroduzione del servizio militare obbligatorio. Una scelta, quella del primo cittadino bareggese, che ha suscitato qualche perplessità. Soprattutto tra i giovani, che sarebbero colpiti da un’eventuale reintroduzione del militare.
Il ‘no’ dei giovani del Pd
I giovani del Pd di Bareggio sono contrari alla posizione espressa da Colombo. “Siamo rimasti un po’ disorientati in seguito alle dichiarazioni del nostro sindaco – scrivono – . Sappiamo che l’Associazione Nazionale Alpini parla di attivare un servizio per la formazione nel servizio pubblico come nel campo della protezione civile o della tutela del paesaggio, alla quale non siamo certo contrari. Tuttavia siamo rimasti perplessi rispetto alle parole utilizzate per giustificare tale adesione da parte del primo cittadino della nostra Bareggio. Potremmo sicuramente sbagliare, ma quelle parole sembrerebbero implicitamente affermare che alcuni giovani siano “sbandati” dal momento che non esiste più qualcosa come la leva obbligatoria o simili”.
“Demonizzazione dei giovani”
“Se così fosse – proseguono i giovani dem – sarebbe l’ennesimo esempio di demonizzazione della gioventù. Non è con un anno di servizio obbligatorio che, magicamente, i giovani diventano automaticamente “paladini della patria”. L’educazione si insegna infatti a casa, a scuola e nelle associazioni. Forse occorrerebbe parlare di potenziamento delle proposte culturali e delle offerte formative rivolte ai giovani, questo sì, e nel caso farle conoscere. Crediamo che genitori, docenti, educatori, ma anche coloro che ricoprono ruoli politici, debbano essere esempi di trasmissione dei valori della cittadinanza e che abbiano una importante responsabilità proprio in tal senso. E’ proprio da quest’ultimi che ci aspetteremmo non solo vere politiche giovanili ma anche un dialogo e un coinvolgimento, soprattutto in quelle decisioni che ci riguardano personalmente”.
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Una trovata elettorale?
“I giovani, e in particolare quelli di Bareggio, non sono persone che devono essere rieducate ai valori della patria o all’educazione, come il sindaco sostiene – concludono -. Anzi, molti di questi già si impegnano nelle associazioni o nel servizio civile. Crediamo invece che i giovani vadano accompagnati verso il futuro da adulti che li aiutino a prendere decisioni sapendoli ascoltare. Più che preoccupazione per le future generazioni quindi, ci sembra solo una trovata elettorale“.