Sabrina Veronese, mamma di una 18enne, si esprime con fermezza sull’episodio della ragazza 14enne picchiata dalle compagne del liceo Quasimodo
MAGENTA-CORBETTA (MILANO) – Abbiamo chiesto a una mamma di esprimersi sull’increscioso episodio di cronaca che ha coinvolta una ragazza di 14 anni di Corbetta, picchiata dalle sue compagne di classe del liceo Quasimodo di Magenta. E Sabrina Veronese – donna indipendente, single, madre di una 18enne – non ha usato giri di parole: “Credo che ai figli vada insegnato che ci sino regole che non devono essere violate, il rispetto per gli altri prima di tutto”. La sua riflessione è più ampia. E noi, con piacere, la pubblichiamo integralmente.
Prendo l’agendina gialla e la penna touch screen, perché per scrivere un pezzo su un giornale che si rispetti, come prima cosa, bisogna calarsi perfettamente nel ruolo. Scrivo perché mi è stato chiesto da chi, molto astutamente, ha saputo cogliere, con un colpo d’occhio, l’energia e la potenzialità di una persona attraverso quattro righe di commento sotto un post.
14enne picchiata
Ho letto con un certo disgusto, misto a tristezza e rabbia, la notizia pubblicata da Libera Stampa l’Altomilanese della ragazzina di 15 anni, aggredita dalle sue compagne di scuola. E’ l’ennesimo caso di bullismo generato dalla società in cui viviamo, che ci obbliga ad assistere impotenti a episodi come questo, senza potervi minimamente incidere.
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SABRINA VERONESE, MAMMA DI UNA 18ENNE, PRENDE POSIZIONE SULL’INCRESCIOSO EPISODIO

I figli, ogni tanto, vanno messi in riga
Sono una donna single e indipendente che lavora. La vita mi ha insegnato che si cade sette volte e ci si rialza otto. Sono una madre che cresce una figlia adolescente di 18 anni, la quale come tutte le adolescenti ogni tanto va rimessa in riga. Con lei ho un ottimo rapporto, di amicizia e complicità, ma anche di rispetto e amore incondizionato.
L’importanza delle regole
Il tutto è però preceduto dall’insegnamento ‘militare’ di regole ben solide e inviolabili come articoli della costituzione. Uno: si rispettano le regole. Due: si rispettano le persone. Tre: si rispettano gli animali. Quattro: si rispettano le cose proprie e altrui.
Principi del vivere civile
A quelle ragazze che hanno picchiato e offeso una loro compagna vorrei dire che sono fortunate a non avermi come madre, perché a mio parere ci sono regole che non vanno mai violate. E quando questo accade, il metodo migliore per insegnare alcuni concetti fondamentali del vivere civile è intervenire con durezza. Questo è il mio pensiero.
Punire anche le famiglie
Ma dietro a ragazzine violente c’è sicuramente anche una mancanza da parte della famiglia, che meriterebbe una bella sanzione amministrativa. Sono troppo dura? Forse sì. Ma sono una mamma, in questo caso una mamma incazzata.
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