Per la prima volta dopo le elezioni del 2013 i ‘grillini’ tornano il primo partito: sono al 28,4%. Pesano le inchieste giudiziarie che ogni coinvolgono esponenti del Pd, ma pesa anche l’atteggiamento ‘da spaccone’ del premier Matteo Renzi, che comincia a stufare. Lega Nord e Forza Italia appaiate. Dati diffusi di Index Researc, diffusi in tempo reale dalla trasmissione ‘Piazza Pulita’ in onda su La7
10 MAGGIO 2016
ROMA – Non accadeva dal febbraio 2013, cioè dalle ultime elezioni politiche, quando il Movimento 5 Stelle superò di misura il Pd e diventò il primo partito italiano. Poi ci pensò Giorgio Napolitano, forse il presidente della repubblica più inquietante di sempre, a ‘truccare’ le carte in tavola e conferire all’allora segretario ‘dem’, Pierluigi Bersani, l’incarico di formare il governo. Fa nulla se in ogni democrazia che si rispetti il premier incaricato è il leader del maggior partito. In Italia, per volere di Re Giorgio, si fa diversamente.
L’ultimo sondaggio
Un mese fa, tra Movimento 5 Stelle e Partito Democratico, le intenzioni di voto registravano un sostanziale pareggio. Oggi invece viene cristallizzato il sorpasso: il sondaggio ‘Index Research’ attribuisce al movimento di Beppe Grillo il 28,4%, con un aumento dello 0,8% rispetto al 25 aprile (27,6%), mentre al Partito democratico il 28% secco, con una diminuzione dello lo 0,7% (28,7%). La rilevazione è stata mandato in onda durante la puntata di ‘Piazzapulita’ su La7.
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Le inchieste sul Pd e Renzi ‘lo spaccone’
Sembra pesare la bufera giudiziaria che ha investito alcuni esponenti ‘dem’: ormai non passa giorno senza notizie di indagati, alle volte per reati gravi, soprattutto per pubblici amministratori. Ma è anche l’atteggiamento del premier Matteo Renzi a infastidire gli italiani, in particolare gli elettori ‘democratici’: quei modi ‘da spaccone’ – di chi ‘sfancula’ tutti, dalla minoranza interna agli avversari politici – vengono percepiti alla stregua di arroganza e supponenza, peraltro in assenza di risultati.
Forza Italia in crescita
Dopo mesi buone notizie per il partito di Silvio Berlusconi, che torna a crescere e si avvicina alla Lega Nord, che resta stabile al 13% ma che è tallonata dagli ‘azzurri’, saliti al 12,6%. Sembra incredibile, eppure è bastata qualche esternazione dell’ex Cavaliere per dare un po’ di ossigeno a un partito in crisi profonda.