Da anni era abituato alla provocazione sul tema dei diritti civili, stavolta ha forse esagerato un tantino. Fatto sta che l’attore Roman Fossati è stato condannato a una multa di 300 euro per aver preso parte alla processione della ‘Settimana santa’ vestito da Gesù con spalla scoperta e sembianze omosessuali. Non contento, ha impartito benedizioni e mandato baci alla folla dei fedeli
27 MARZO 2016
VALENCIA – Una Pasqua con polemica a Valencia, dove è stata comminata multa da 300 euro, assieme al divieto a prendere parte alle processioni, per i prossimi 2 anni all’attore spagnolo Ramon Fossati, che ha mandato in scena l’ennesima provocazione, sfilando per le vie della città mascherato da una sorta di Gesù gay. Già nel 2015 Fossati aveva promosso una curiosa compagna sui diritti civili, sostenendo che Gesù Cristo avrebbe sposato la causa degli omosessuali. Il che potrebbe non essere lontano del vero, perché Gesù ha sempre difeso la causa dei deboli e degli emarginati. E allora in un mondo pieno di discriminazione non è irreale pensare che avrebbe difeso i diritti civili di gay e lesbiche. Ma siamo nel campo delle supposizioni teoriche, mentre l’attore spagnolo ha impersonato un Gesù con sembianze gay e spalla denudata, peraltro impartendo benedizioni durante la precessione e mandando baci ai fedeli che assistevano lungo il percorso.
La sanzione
“Troppa ostentazione”, hanno sentenziato le autorità ecclesiastiche. E quelle civili l’hanno pensata allo stesso modo: la ‘Giunta maggiore della Semana Santa di Valencia’ lo ha dunque sanzionato con una multa di 300 euro (pare ridotta poi a 60, se pagata subito) e gli ha proibito di partecipare alla processione per 2 anni. Il divieto è giunto perché l’attore, dopo la condanna, aveva fatto ricorso, perdendolo.
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La difesa
Da parte sua Roman Fossati ha sostenuto che “l’iconografia ci mostra Gesù con il costato nudo e io, non volendo esagerare, mi sono limitato a scoprire una spalla. Quanto alla benedizione, è un gesto di saluto che è stato male interpretato”. Chiosa velenosa del parroco della chiesa degli Angeli, Jesús Cervera: “Questo signore è andato un po’ oltre il suo ruolo, forse si è confuso con il carnevale”.