Frutta e verdura buttate via, anche se ancora buone. Succede all’Eurospin di Robecchetto con Induno, nel Milanese. Pioggia di critiche dei cittadini sul supermercato per uno spreco alimentare che ha davvero poco senso. Ma c’è anche chi difende il negozio

di Deborah Ali

ROBECCHETTO CON INDUNO (MILANO) – Frutta e verdura buttate via a fine giornata. Lo spreco alimentare nei supermercati, stavolta, è di Eurospin. E a Robecchetto con Induno, nel Milanese, divampa la polemica. In molti condannano la pratica: quella frutta e quella verdura sono ancora buone e buttarle nei rifiuti suona come un insulto alla povertà e un inno al consumismo. Ma c’è pure chi difende il punto vendita, che sarebbe libero di disporre dei propri beni invenduti come meglio crede.

Frutta e verdura buttate via

La polemica è sorta dopo una foto postata su Facebook, che mostra un cassonetto dei rifiuti pieno di cibo; frutta e verdura buttate via, in particolare le banane. “Ci saranno certamente leggi e norme che disciplinano la materia, ma è intollerabile buttare il cibo in un periodo come questo”, commenta una cittadina. Che aggiunge: “Ci sono tante persone che ne avrebbe bisogno. Perché non organizzare un punto esterno al supermercato, dove i prodotti invenduti possano essere distribuiti? Oppure i potrebbero essere donati alle associazioni”.

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La frutta e la verdura buttate nel cassone dei rifiuti all’Eurospin di Robecchetto con Induno, nel Milanese

Spreco alimentare

Di tutt’altro parere una donna che difende Eurospin: “Il supermercato compra la merce e se la butta è perché non può rivenderla, anche a tutela dei consumatori. La merce è loro e ci possono fare quello che vogliono. Capisco che una foto di questo tipo susciti indignazione ma prima di giudicare bisognerebbe conoscere le motivazioni. Certo, non è bello buttare del cibo, ma evidentemente non potevano fare altro e credo che ci abbiano anche perso denaro”.

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Costretti a buttare il cibo

È radicata nell’opinione pubblica l’idea che nei supermercati si sprechi moltissimo cibo. Lo spreco  maggiore è quello di prodotti freschi come frutta e verdura, ma in realtà ogni giorno vengono ritirati dalla vendita molto altro: pane, prodotti da frigo vicini alla scadenza e beni scongelati e non più ricongelabili. Un recente studio, tuttavia, dimostra che i maggiori sprechi alimentari non avvengono nella grande distribuzione ma nelle famiglie, dove si compra in modo compulsivo, con il risulto che molti prodotti finiscano in pattumiera.

Un video per capire

Per inquadrare il problema di frutta e verdura buttate via (come di tantissimi altri prodotti) basta qualche dato. Sul terra siamo in 7,9 miliardi e produciamo cibo per quasi 13 miliardi. Tenendo presente che 1 miliardi di persone sono così povere da non riuscire a mangiare tutti i giorni, ne consegue che noi occidentali – la parte ricca del pianeta – buttiamo quotidianamente circa il 45% del cibo. Carlo Petrini, gastronomo, sociologo e fondatore di Slow Food, spiega tutto in questo illuminante video. Da guardare.