Arrestato il 13 gennaio scorso, dopo che fu sorpreso dai carabinieri di Busto Garolfo a danneggiare l’auto della sua ex compagna, un 40enne di Busto Garolfo riesce a combinare guai anche dal carcere: fa recapitare alla sua ex una lettera con un messaggio minatorio: “Se vai a testimoniare, appena esco ti sciolgo nell’acido e ti sfregio. Così vediamo chi ti vorrà più”
10 GIUGNO 2016
BUSTO GAROLFO (MILANO) – Il caso dello stalker 40enne di Busto Garolfo assume tratti inquietanti a seguito di una lettera minatoria inviata alla sua ex fidanzata. L’uomo, arrestato il 13 gennaio scorso dopo che fu sorpreso dai carabinieri di Busto Garolfo a danneggiare l’auto della sua ex compagna, ha fatto recapitare alla donna una lettera dal carcere, in cui tentava di intimidirla prima dell’udienza preliminare coi magistrati di martedì mattina. “Se vai a testimoniare e a raccontare – scrive il 40enne persecutore – appena esco ti sciolgo nell’acido, ti sfregio. Così vediamo chi ti vorrà più”.
Perizia psichiatrica
La missiva agghiacciante che la donna si è vista recapitare dal carcere ha spinto il giudice per le udienze preliminari Giuseppe Limongelli a richiedere immediatamente una perizia psichiatrica al dottor Mario Girola per il bustese. Tra le motivazioni della richiesta di perizia, anche il comportamento ambivalente del 40enne nei confronti della ex ragazza: nei mesi scorsi infatti, lo stalker le inviò una lettera completamente diversa, in cui le ammetteva di aver sbagliato tutto, di voler ricominciare con lei e iniziare un processo di riabilitazione.
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I precedenti
Questo però fa solo da sfondo a comportamenti ben più aggressivi e violenti nei confronti della ragazza: ricordiamo infatti che quando i carabinieri di Busto Garolfo arrestarono il 40enne, l’uomo era intento a distruggerle la macchina dopo che le aveva citofonato a casa per ore e ad urlarle contro nel cuore della notte. Già in precedenza, nei due mesi successivi alla rottura con la ex, il 40enne aveva cominciato a tempestare la sua vittima con centinaia di messaggi: d’amore, aggressivi, minacce di suicidio, poi cominciò a suonare al campanello della donna fino a tarda sera e a pedinarla ogni volta che poteva. Se a seguito del danneggiamento dell’auto il 40enne si beccò solo un fermo, l’arresto divenne definitivo quando l’uomo tentò addirittura di speronarla in auto per mandare la ex fidanzata fuori strada. Ora, sia i giudici sia l’avvocato del 40enne Giovanni Pignataro attendono entro 60 giorni il referto dello psichiatra, così da comprendere se la lettera di minacce fosse un tentativo di intimidire la donna per ritirare la denuncia o l’azione di un uomo affetto da disturbi mentali.