Il cantante Stash coinvolto nel ‘caso Carapezzi’: la 46enne rubò 3 milioni alla sua azienda di Magenta
MAGENTA-ARLUNO (MILANO) – Clamorosi sviluppi nell’inchiesta che riguarda Sonia Carapezzi. La 46enne fu condannata il 14 marzo 2019 a un anno e 6 mesi di carcere per aver sottratto indebitamente tre milioni di euro dalla ditta ‘Air Protech’ di Magenta. L’azienda è un colosso industriale da 13 milioni di fatturato annuo e 60 dipendenti, che costruisce impianti di depurazione di emissioni inquinanti.

Il caso Carapezzi
Carapezzi ha lavorato per 22 anni come contabile e braccio destro dell’amministratore delegato di ‘Air Protech’, l’arlunese Lauro Gatti. Dopo un controllo fiscale in azienda da parte della Guardia di Finanza di Magenta nei primi mesi del 2018, fu accusata dalla Procura di Milano di aver fatto sparire ingenti somme per dirottarle sui conti correnti della ‘Hysideis srl’. Il brand commercializza giubbotti in pelle vestiti dalle star, di cui Carapezzi è titolare. I finanzieri scoprirono, tra gli altri, bonifici per hotel a 5 stelle in piazza San Marco a Venezia o noleggio di auto di lusso. La donna amava fare la bella vita grazie ai soldi sottratti all’azienda per cui lavorava. A seguito di un’approfondita istruttoria, la 46enne fu ritenuta responsabile del reato di appropriazione indebita: la Procura le confiscò circa un milione di euro dai conti correnti. Carapezzi patteggiò una condanna a un anno e 6 mesi.
Il rapporti con il cantante Stash
Oggi l’inchiesta prende una piega inattesa e per certi versi clamorosa. In un nuovo filone d’indagine il sostituto procuratore di Milano, Giovanni Polizzi, ha chiesto un nuovo processo per Sonia Carapezzi e per Stash, celebre cantante del gruppo dei ‘The Kolors’. Stash ha vestito i capi di abbigliamento prodotti dalla 46enne fino al 2017 (oggi ha interrotto la collaborazione). I due erano legati da un rapporto professionale e di amicizia.
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L’accusa di ricettazione
Nello specifico, Carapezzi è accusata di autoriciclaggio. Per ostacolare l’identificazione del denaro illecitamente sottratto ad Air Protech, avrebbe dapprima bonificato alla madre i soldi rubati, che a sua volta li avrebbe trasferiti sui conti correnti della figlia o su quelli della sua azienda di moda. Stash, all’anagrafe Antonio Fiordispino, è invece indagato per ricettazione (articolo 648 del codice penale). Secondo la Procura milanese, avrebbe sottoscritto contratti per il noleggio di due Ferrari e una Maserati, pagate però da conti correnti riconducibili alla Air Protech di Magenta, che in questa vicenda è individuata come parte offesa.
La difesa di Stash
“Il mio assistito – spiega l’avvocato Marco Brenna di Como – è estraneo alle condotte contestate. La sua posizione sarà chiarita nelle sedi opportune”. La linea difensiva del cantante 31enne, frontman dei The Kolors e personaggio televisivo, sarà con tutta probabilità mirata a dimostrare che fosse completamente all’oscuro delle attività illecite di Carapezzi e che non sapesse che le auto noleggiate venissero pagate con fondi di cui la donna si era indebitamente appropriata in precedenza. Toccherà al giudice per l’udienza preliminare di Milano, Roberto Crepaldi, decidere se rinviare a giudizio o prosciogliere gli indagati: l’udienza è fissata per metà luglio.