Escort 23enne accusa: “Sequestrata in hotel e stuprata per 8 ore di fila”. l Tribunale del Riesame libera due fratelli sedrianesi di 21 e 23 anni, arrestati a novembre 2022 per violenza sessuale. Resta ai domiciliari il cugino 29enne di Arconate. L’avvocato difensore: “Dimostreremo l’innocenza di tutti gli indagati”.
ARCONATE-SEDRIANO (MILANO) – Accusati de una escort 23enne di origini haitiane, stuprata per 8 ore nella notte tra il 2 e il 3 maggio dello scorso anno, e di averla lasciata andare soltanto il giorno successivo. Scarcerati 2 dei 3 indagati per violenza sessuale, mentre l’altro – l’arconatese Alfio Quku – resta agli arresti domiciliari.
Scarcerati i presunti aggressori
Lo ho stabilito il Tribunale del Riesame di Milano, che nelle scorse settimane ha revocato la misura di custodia cautelare in carcere per i fratelli albanesi Xhentjan e Alvardo Agraj, 23 e 21 anni, entrambi residenti a Sedriano. Alvardo, detto ‘Aldo’, si trova comunque in prigione per altra causa. E’ accusato di aver ucciso un 46enne marocchino a Cornaredo nell’ottobre del 2022. Il cugino, l’arconatese Alfio Quku, resta invece ai domiciliari.
L’arresto per violenza sessuale
I due fratelli Agraj e Alfio Quku erano stati arrestati, a fine novembre 2022, con l’accusa di violenza sessuale ai danni di una ragazza 23enne di origini dominicane. L’inchiesta dei Carabinieri, coordinata dal Pm Rosaria Stagnaro e dal sostituto procuratore Rosaria Stagnaro, riguarda un episodio che risale all’inizio di maggio 2022.
I festeggiamenti in discoteca
Xhentjan, conosciuto dagli amici come ‘Jack’, sta festeggiando il ritorno in libertà in un locale della movida milanese, dopo un periodo trascorso ai domiciliari in quanto condannato per stalking. Nel locale conosce una ragazza 23enne, con la quale si accorda per una prestazione sessuale a pagamento. Usciti dalla discoteca, i due salgono a bordo di una Fiat Punto e raggiungono un motel decadente di Cornaredo, dove arrivano anche il fratello di ‘Jack’, Alvardo detto ‘Aldo’, e il cugino Alfio. Qui le versioni divergono.
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La 23enne stuprata
La ragazza denuncia ai Carabinieri: “Sono stata sequestrata, stuprata, picchiata e umiliata per 8 ore, fino al giorno successivo”. La escort sostiene che i 3 avrebbero persino “filmato le violenze con il cellulare”. Al contrario, i due fratelli e il cugino albanesi ammettono di aver fatto sesso, sì, ma negano di aver violentato la ragazza. Chi ha ragione? Lo stabilirà il processo, che si celebrerà di fronte alla IX sezione penale del Tribunale di Milano.
Parla l’avvocato dei ragazzi arrestati
Nel frattempo, l’avvocato difensore dei due fratelli Agraj, Amedeo Rizza, si dice convinto dell’innocenza dei suoi assistiti: “Lo stesso Tribunale del Riesame – spiega il legale – ha stabilito che la parte offesa non è pienamente attendibile, accogliendo l’istanza di scarcerazione ed evidenziando la mancanza di gravi indizi di colpevolezza. Del resto – conclude l’avvocato – se una ragazza dice di essere stata stuprata per 8 ore, in ospedale i medici dovrebbero trovare tutte le evidenze del caso. Qui, invece, i referti ci dicono che non sono stati individuati elementi significativi. I miei clienti sono innocenti e puntiamo a un’assoluzione in giudizio”.