I magistrati sono sicuri delle carte e delle prove a carico dell’imprenditore bareggese Rocco Mongiardo: chiesto il giudizio immediato
di Ersilio Mattioni e Francesca Ceriani
BAREGGIO-MAGENTA (MILANO) – La Procura di Milano ha chiesto il giudizio immediato nei confronti di Rocco Mongiardo. L’imprenditore, considerato vicino al clan dei Musitano, è il titolare di molte carrozzerie nell’hinterland milanese, tra cui Bareggio (dove risiede), Magenta e Parabiago. Tra il 2012 e il 2013 Mongiardo fu proprietario della discoteca ‘Dubai’ di Magenta. Dopo mesi di polemiche, grazie a un’azione congiunta di Questura, Carabinieri, Polizia Locale e Vigili del Fuoco, il locale venne sequestrato.
L’arresto di Mongiardo
Arrestato lo scorso 18 febbraio dalla Guardia di Finanza con l’accusa di bancarotta, truffa allo Stato ed evasione fiscale, Mongiardo è inoltre sospettato di aver sfruttato la pandemia per aumentare illecitamente i suoi profitti ed è coinvolto in un altro filone sulle truffe alle assicurazioni. I Pubblici ministeri titolari dell’inchiesta, Roberto Fontana e Luca Gaglio, appaiono talmente sicuri dell’impianto accusatorio da chiedere al Gip, Livio Cristofano, di saltare l’udienza preliminare e di andare direttamente a processo con la formula del giudizio immediato. Se accolta, i tempi si accorcerebbero notevolmente. La sentenza di primo grado potrebbe arrivare già per la fine del 2021.
Le accuse a suo carico
L’imprenditore 38enne, tuttora detenuto nel carcere di San Vittore, avrebbe svuotato ciclicamente le aziende del suo gruppo fino a portarle al fallimento. Il tutto dopo aver trasferito gli ‘asset’ a nuove società intestate a prestanome (con le medesime sedi e gli stessi dipendenti) e dopo aver distratto milioni di euro. Il denaro sarebbe finito in una società immobiliare formalmente intestata a suo padre ma in realtà utilizzata come ‘cassaforte’. A fronte di un passivo fallimentare di oltre 3 milioni di euro ai danni dei fornitori e dell’Erario, le Fiamme gialle di Magenta hanno accertato distrazioni per 1,4 milioni e sottrazione al Fisco per altri 4,5 milioni.
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