Sedriano, pur di non pagare la tassa sulle insegne c’è chi decide di cancellarle

di Francesca Ceriani

SEDRIANO (MILANO) – Tassa sulle insegne, commercianti di Sedriano in rivolta.

Tassa sulle insegne

Nei giorni scorsi le attività commerciali hanno ricevuto un avviso con il quale la Polizia locale comunicava la necessità di regolarizzare la propria posizione rispetto a questa imposta che, negli ultimi anni, non tutti hanno rispettato in maniera adeguata. Il costo è di 32 euro per due marche da bollo e un versamento al Comune di 20 euro, per un totale di 52 euro, che coprono 3 anni di rinnovo. Per chi non dovesse adeguarsi è prevista una sanzione dai 430 ai 1.731 euro.

La rivolta dei commercianti

I negozianti non l’hanno presa bene e c’è chi, addirittura, ha deciso di cancellare la propria insegna pur di non pagare. È il caso del colorificio Pagliardi, presente da oltre 60 anni in paese. “Siamo stanchi di pagare per qualsiasi cosa – commenta la proprietaria -. Visto dalla strada è diventato un negozio anonimo ma dopo così tanti anni anche i sassi a Sedriano sanno dell’esistenza del colorificio”. I consiglieri di minoranza Celeste e Marazzini hanno presentato un’interrogazione per chiedere i motivi per cui è stata ‘rispolverata’ tale norma.

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Le parole del sindaco

“Per la pubblicità c’è un importo annuale da pagare e ogni 3 anni va chiesto il rinnovo – commenta il sindaco Re -. Negli anni scorsi non c’è stata regolarità da parte dei commercianti e i vigili avrebbero dovuto elevare una sanzione. L’amministrazione ha chiesto però di regolarizzare senza fare multe. Non c’è necessità di fare cassa, visto anche l’importo esiguo che entra al Comune, e la tassa esisteva già. Mi sorprende che Celeste, che parla sempre di trasparenza e chiede il rispetto delle regole, voglia sospendere il provvedimento: forse cavalcare questi temi porta consenso?”.