I due criminali si sono fatti consegnare l’incasso delle scommesse, ma è giallo sulla refurtiva

18 DICEMBRE 2015

di Francesco Colombo

INVERUNO (MILANO) – Rapina con ostaggi al bar-sala giochi e scommesse ‘Scacco Matto’ di Inveruno. Sono stati veri e propri attimi di terrore quelli che hanno vissuto circa una quarantina di persone sabato scorso all’interno del locale inverunese. Verso le 18.30 del 12 dicembre due banditi armati di coltello e pistola si sono introdotti all’improvviso nel salone bar dello ‘Scacco Matto’. Nessuno, tra i presenti, ha potuto riconoscere i due uomini, che parlavano con accento italiano: avevano il volto coperto da un passamontagna e da un casco della moto, di modo da essere totalmente irriconoscibili. I malviventi hanno preso in ostaggio uno dei clienti del bar, un inverunese militante della Lega Nord cittadina. Poi, hanno percorso il breve corridoio tra il bar e il salone scommesse e hanno convinto il titolare – ostaggio e armi in pugno – a consegnare loro senza esitazioni tutto l’incasso del locale. Decine di persone hanno assistito alla scena, agghiacciante, e sono rimasti fermi, immobilizzati dalla paura. Un passo falso da parte anche solo di uno dei presenti avrebbe potuto trasformare l’episodio in una tragedia. Una volta ottenuti i soldi, i banditi sono fuggiti, liberando l’ostaggio terrorizzato e dandosi alla fuga a bordo di un mezzo che non è stato ancora identificato. L’azione dei due criminali è stata, a detta di tutti i testimoni, fulminea, tanto che i Carabinieri che indagano sull’accaduto si sono convinti che si tratta di due professionisti del crimine. L’operazione – ragionano le forze dell’ordine – dev’essere stata studiata e pianificata nei minimi dettagli, compreso quello dell’orario scelto per la rapina (18.30, come si diceva sopra). Non è stato ancora reso noto l’ammontare della refurtiva, ma sicuramente si tratta di una somma ingente, visto il flusso di scommesse e di giochi dello ‘Scacco Matto’ di Inveruno, che rappresenta il punto più frequentato della zona tra gli amanti del gioco. Sul posto sono giunti immediatamente i Carabinieri, che hanno aperto un’indagine. Si cerca di capire, anche grazie ai filmati delle telecamere, se c’è qualche dettaglio che possa far risalire all’identità dei due rapinatori, dei quali si è persa ogni traccia: i due, purtroppo, sono ancora a piede libero. Il Sindaco, Sara Bettinelli, esprime preoccupazione: “Eventi del genere lasciano sgomenti e spaventati. L’attività di rafforzamento del controllo sul territorio comunque va avanti e la collaborazione con le forze dell’ordine continua”. E intanto, dai titolari dello ‘Scacco Matto’, bocche cucite sulla vicenda.

 

La Lega: “Avevamo ragione Inveruno è come il Bronx”

INVERUNO (MILANO) – Vincenzo Grande, capogruppo e segretario della Lega Nord, commenta la rapina a mano armata allo Scacco Matto e affonda i colpi contro l’Amministrazione di Sara Bettinelli. “In molti – esordisce Grande – si erano sorpresi quando noi della Lega dicevamo che Inveruno era in una situazione come quella del Bronx. Oggi c’è la conferma che avevamo ragione: vedendo gli ultimi episodi, tra rapine, furti di rame e furti in abitazione, purtroppo la situazione è sempre più di carattere emergenziale. Ancora una volta – continua il consigliere del Carroccio – ci abbiamo vista in maniera corretta nell’interpretazione dei fatti. Altre forze politiche, invece, hanno cercato e cercano di minimizzare i fatti e derubricarli come normali o comunque fisiologici. Invece la situazione è sempre più grave e di emergenza, e ora valuterò se scrivere al Prefetto perché il nostro territorio ormai è martoriato e a volte alle Forze dell’Ordine non vengono forniti gli strumenti adatti per poter operare”.

Sostieni la Libera Informazione


Sul nostro giornale on line trovi l’informazione libera e coraggiosa, perché noi non abbiamo padroni e non riceviamo finanziamenti pubblici. Da sempre, viviamo soltanto grazie ai nostri lettori e ai nostri inserzionisti. Noi vi offriamo un’informazione libera e gratuita. Voi, se potete, dateci un piccolo aiuto.