L’ufficio tecnico: le tettoie vanno demolite. La battaglia legale continua: parla l’avvocato difensore
di Attilio Mattioni e Francesco Colombo
Continua la vicenda giudiziario-amministrativa che vede l’uno contro l’altro l’imprenditore Fernando Metelli e il Comune di Turbigo. L’amministrazione comunale ha emesso il 14 settembre un’ordinanza di demolizione delle tettoie dell’azienda di Metelli, ritenendole abusive. Contro tale ordinanza Metelli ha presentato ricorso al Tribunale amministrativo regionale che, per ora, si è limitato a concedere una sospensiva del provvedimento: in pratica ha preso tempo per decidere ma ha detto che l’abbattimento andava sospeso per non causare un danno irreparabile al Metelli stesso nel caso in cui il Tribunale dovesse dargli ragione. A precisare meglio i contorni di della vicenda è l’avvocato di Metelli, Giovanni Maggioni. “Abbiamo ottenuto dal costruttore originario una dichiarazione controfirmata – specifica il legale –in cui viene specificato che tutto quanto oggi esistente nel complesso immobiliare di via Santa Maria è stato da lui costruito negli anni ‘60 e l’abbiamo trasmessa al Comune. Tutto inutile, a quanto pare. Dalle poche informazioni a disposizione, sembra che sia stata trasmessa alla Procura un’informativa che ipotizza la sussistenza di abusi edilizi nel complesso produttivo della Metelli srl, ottenendo dal Pm un ordine per effettuare un’ispezione. Una scelta decisamente singolare, posto che, di norma, gli accertamenti dovrebbero essere condotti prima di emettere un ordine di demolizione e non dopo”. Il Sindaco di Turbigo, Christian Garavaglia, ha parlato del caso durante l’ultimo Consiglio comunale: “Ci sono delle norme da rispettare, non siamo noi che ci siamo messi contro l’imprenditore, è lui che ha creato il contenzioso proprio perché non accetta di rispettare le norme di questo Comune. Solo con lui abbiamo avuto problemi”. Una successiva nota del Comune ha precisato: “Si coglie l’occasione per sottolineare che il Tar ha accolto l’istanza cautelare della Metelli srl: questo significa che si può attendere per ora a demolire ma non vengono riconosciute le tesi della società nel merito della questione. Il ricorso verrà trattato nell’udienza del 20 ottobre 2016”. Sul resto della vicenda, ovvero il provvedimento del Comune col quale è stata negata la validità della pratica presentata dal Metelli per l’insediamento della sua azienda in paese, l’avvocato di Metelli spiega: “Per il prossimo 13 gennaio entreremo nel merito della questione e sono curioso di conoscere quale valutazione verrà data dai Giudici sull’ordinanza contingibile e urgente risalente al 2001 secondo cui il capannone del Metelli sarebbe inagibile e l’intera area dovrebbe essere sottoposta a bonifica ambientale. Una geologa, un perito chimico e un ingegnere incaricati dal mio cliente – svela l’avvocato – hanno svolto tutte le analisi del caso, riscontrando che nell’area non sussiste alcuna contaminazione ambientale e che il capannone ha una struttura assolutamente solida”.