Concorso per la composizione dell’inno di Vanzaghello: nessuno si presenta, il flop del sindaco Arconte Gatti

di Deborah Ali

VANZAGHELLO (MILANO) – Flop per la proposta dell’amministrazione comunale capitanata del sindaco Arconte Gatti di trovare le parole per l’inno dedicato al comune di Vanzaghello, piccolo paese del castanese. Il complesso bandistico Vanzaghellese e la squadra di Gatti, nel mese di giugno di quest’anno, avevano invitato la cittadinanza a partecipare al concorso per la scrittura del testo della composizione patriottica locale. Nessuno, però, ha accolto l’originale e stravagante proposta. L’assessore alla istruzione Doris Giuliano è stata, così, costretta a inserire la proposta nel piano di diritto allo studio per l’anno 2022 – 2023.

Gli alunni realizzeranno l’inno di Vanzaghello

A intervenire sono i consiglieri di minoranza Elisa Cazzola, Danilo Montagnana, Maurizio Rivolta capitanati dal capogruppo ed ex sindaco Gian Battista Gualdoni. I consiglieri di minoranza hanno spiegato: “In questo modo la giunta spera di riuscire a trovare le parole per la musica composta dal vanzaghellese Christian Giudici“. Ma le critiche non sono finite. La lista di Insieme per Vanzaghello accusa la giunta Gatti di aver eliminato gli eventi culturali.

A Vanzaghello pochi eventi culturali

Dopo un’estate senza proposte di rilievo, infatti, i quattro consiglieri di Insieme per Vanzaghello protestano contro l’amministrazione del sindaco Arconte Gatti. “Il comune di Vanzaghello – spiega il leader di minoranza Gualdoni – faceva parte del Polo Culturale del Castanese, che promuoveva e diffondeva sul territorio iniziative ed eventi, facendo rete e creando sinergie importanti”.

Parla l’ex sindaco Gualdoni

“L’amministrazione Gatti – conclude Gualdoni – ha voluto allontanarsi da questa struttura, forse perché non ha ottenuto la presidenza del Polo? Non lo sappiamo. Ufficialmente la motivazione era per poter operare più liberamente a favore della cittadinanza. Ma di fatto non si sono visti né concerti né eventi promessi. Ciò che resta delle iniziative culturali è quello che veniva fatto anche prima su proposta della biblioteca”.

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