“Il vicesindaco e assessore alla Sicurezza Simone Gelli mi ha minacciato: ‘Vi posso distruggere come e quando voglio’. Non mi sono mai sentito così poco sicuro”. E’ questa l’accusa di Marco Maggi, candidato di Next, una civica di soli giovani: GUARDA IL VIDEO. Gelli: “Mai detto quella frase: ci sono 10 testimoni. Sono costretto a querelare questo signore civilmente e penalmente”

di Ersilio Mattioni

MAGENTA (MILANO) – “Sono stato aggredito verbalmente e minacciato da Simone Gelli (vicesindaco di Magenta e assessore alla Sicurezza, ndr) e da alcuni candidati della Lega. Ho manifestato il mio dissenso per la presenza di Matteo Salvini a Magenta mostrando un cartello: ‘Ma non eri in Russia?’ Una persona dal banchetto della Lega mi ha detto che eravamo ridicoli. Ho preso tutto con ironia. Poi, tornando a casa in bici, ho sentito altri insulti. Allora mi sono avvicinato e ho detto “Se avete qualcosa da dirmi, chiamatemi. Non urlate insulti per strada”. E’ il racconto di Marco Maggi, candidato consigliere della lista Next (un gruppo di soli giovani, che appoggia l’aspirante sindaca Silvia Minardi).

“Il vicesindaco mi ha minacciato”

Poi Maggi continua: “Ho detto agli esponenti delle Lega: ‘Io non ho nessun problema con voi’. A quel punto il vicesindaco Gelli mi ha risposto: ‘No, io ho un problema specificatamente con te, Maggi’. La sua voce si è alzata, non riuscivo più a parlare. Poi mi ha detto che se tutti i ragazzi impegnati in politica sono come e, siamo tutti fregati”. Dopodiché, secondo Maggi, sarebbe arrivata “una vera e propria minaccia”. Il vicesindaco avrebbe detto: “Vi posso distruggere come e quando voglio. Simone Geli, assessore alla Sicurezza: non mi sono mai sentito così poco al sicuro”.

IL VIDEO DI ACCUSE AL VICESINDACO

Le accuse del giovane candidato Marco Maggi al vicesindaco leghista di Magenta, Simone Gelli. Quest’ultimo ha annunciato querela

Il vicesindaco Gelli: “Falsità e bugie, lo denuncio”

Durissima la replica del vicesindaco Gelli: “In questo momento sto querelando Maggi, civilmente e penalmente. Non ho mai detto quelle frasi. Ci sono 10 testimoni che lo possono confermare. Eravamo a pochi metri dalle Forze dell’ordine, ancora presenti dopo il comizio di Matteo Salvini. Questo signore può dire di tutto, ma non può dire bugie. Nella discussione con lui, non ho mai neppure alzato la voce. Si assumerà la responsabilità delle sue falsità davanti ai giudici”.