Magenta, 20enne accusato di violenza sessuale, la presunta vittima: “Mi ha molestata nei bagni di un bar”
MAGENTA (MILANO) – La Procura di Milano ha chiuso le indagini sulle presunte molestie ai danni di una 19enne, avvenute nei bagni di un bar di Magenta. I fatti sarebbero accaduti nella notte tra il 5 e il 6 marzo. Un ragazzo di 20 anni, residente in città, è indagato con l’accusa di violenza sessuale dopo aver “abusato delle condizioni di inferiorità psichica della persona offesa”. Ora rischia il processo.
20enne indagato per violenza sessuale
I fatti contestati sarebbero avvenuti nella toilette di un noto locale del centro, durante una festa di compleanno della scorsa primavera. Il clima, quella sera, è allegro e spensierato e i giovani stanno trascorrendo una serata euforica, ad alto tasso alcolico. Secondo le testimonianze dei presenti, la ragazza si allontana e va alla toilette più volte. Nessuno vede effettivamente che cosa accade in bagno ma, al termine della serata, la 19enne di Magenta è scossa e annebbiata, anche a causa dei drink consumati durante la festa.
La denuncia
Nei giorni successivi la giovanissima denuncia presso il Commissariato il presunto stupro e punta il dito contro l’amico poco più grande di lei. Il ragazzo l’avrebbe toccata in diverse parti del corpo e avrebbe tentato di baciarla più volte sulla bocca, contro la sua volontà. A supporto del racconto della magentina ci sarebbero anche i referti dell’ospedale, nel quale si è recata per farsi visitare dopo le presunte violenze avvenute all’interno del pub.
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L’inchiesta
L’inchiesta è durata 9 mesi e ora è alle battute finali. Sul caso indagano gli agenti della Polizia di Stato, coadiuvati dai Carabinieri di Magenta e coordinati dalla Procura milanese. Nelle scorse settimane gli inquirenti hanno ascoltato alcuni amici presenti durante la festa di compleanno, ma le indagini si sono rivelate delicate a complesse. A complicare il quadro è, soprattutto, lo stato di annebbiamento e di stordimento in cui la 19enne si trovava quella notte. I ricordi, a tratti, si sarebbero rivelati non così nitidi e in parte confusi, e il suo racconto a volte non sarebbe abbastanza dettagliato.
“Nessuna violenza”
Su questo, probabilmente, lavoreranno gli avvocati difensori del ragazzo, che ha già contestato le accuse dell’amica. “Non c’è stata alcuna violenza, i rapporti sono stati consensuali”. Chi dei due ha ragione, lo stabiliranno a questo punto i magistrati. La parola passerà ora al giudice per l’udienza preliminare di Milano, che avrà il compito di decidere se prosciogliere il ragazzo o rinviarlo a giudizio in presenza di un quadro probatorio sufficientemente solido e robusto. Si attendono sviluppi nei prossimi giorni.