Andato in scena al cineteatro di vittuone, la tragedia di shakespeare interpretata dal famoso regista
di Erika Innocenti
e Daniele Di Sica
Domenica 1 novembre, al cineteatro ‘Trésartes’ di Vittuone, è andata in scena la prova aperta de “Otello”, diretto e interpretato da Corrado D’Elia. Lo spettacolo, brillantemente rivisitato dall’attore, propone una nuova chiave di lettura della tragedia shakespeariana, a cominciare dalla scenografia. Sul palco è presente un’ambiente che rispecchia i toni viscerali, asciutti e crudi del lavoro di D’Elia. Un’atmosfera nera rievoca le trame oniriche immerse tra sogno e incubo, che avvolge al centro un trono, simbolo del potere. Di grande impatto è la presenza di due pozze d’acqua, il segno che incarna il defluire mellifluo dell’anima di Iago, antieroe dell’opera. Antieroe e al tempo stesso totalizzante motore dell’azione nell’intera tragedia. L’Otello è pregno di insuperabili dualismi; il bene e il male, il bianco (colore della pelle di Iago) e il nero (colore della pelle di Otello), l’onestà e la menzogna, l’amore e l’odio, e la figura di Iago è la linea d’ombra creata da Shakespeare per mostrare, nonostante la contrapposizione dei significati, quanto è labile e illusorio il loro confine. Otello, uomo virtuoso e dal sentimento d’amore nobile per Desdemona, cade vittima degli intrighi malevoli di Iago. L’etica- escatologica di Iago, che deriva dalla sua invidia della felicità altrui e dalla repulsione verso il Bene in sé, lo porta ad ordire intrighi e menzogne per evocare la malvagità in Otello. Quest’ultimo, oltre a rappresentare nell’opera il coraggio e il bene, completa insieme al personaggio di Desdemona il concetto dell’Amore puro. Anche se egli è nero, una figura che nel ‘600 rappresentava un’idea negativa, Desdemona ama incondizionatamente Otello. Ma Iago, il ‘bianco’, attraverso la bugia instilla in lui il feroce e vorace dubbio dell’infedeltà, portando il suo sentimento di incessante devozione e la sua virtù a cedere al veleno della gelosia, fino alla cecità dell’odio che proverà verso Desdemona, a tal punto da arrivare a soffocarla nel letto nuziale. La potenza scenica della rivisitazione di Corrado D’Elia, sta nello sconvolgere lo spettatore con la visione dell’abisso dell’animo umano e della sua profonda alterità, nella debolezza con cui si piega e contorce all’incertezza e alle passioni distruttive, all’oscurità capace di offuscare i bene, e far sprofondare nel buio “chi siamo e chi non siamo”, come direbbe Iago. D’Elia, con la Compagnia del Teatro Libero, si esibirà con il suo Otello al Teatro Litta di Milano, dal 3 fino al 15 di Novembre, alle 20.30. Un appuntamento da non perdere.