A Castano Primo, nel Milanese, il mancato invito al corteo del 2 Giugno all’associazione islamica provoca un terremoto politico in vista delle Comunali 2019
12 GIUGNO 2018
di Vanessa Valvo e Pinuccio Castoldi
CASTANO PRIMO (MILANO) – Dagli uffici comunali gli inviti a partecipare alla festa del 2 Giugno sono stati inviati a tutte le associazioni presenti sul territorio. Quella islamica dei pakistani, però, riferisce di non aver ricevuto nessuna e-mail. Tanto che nell’incontro svoltosi a metà maggio in Villa Rusconi per i preparativi della cerimonia, nessuno della ‘Madni’ ha preso parte, ignaro della riunione. L’appuntamento in municipio è stato organizzato proprio per raccogliere le adesioni e pianificare il corteo partito dal piazzale della stazione ferroviaria.
Il mistero dell’invito
Anche nella comunicazione digitale, capillare e immediata, qualche messaggio può andare perso, si sa. Di certo da una delle due parti qualcosa non ha funzionato. “Per me è solo un piacere – ha dichiarato il sindaco Giuseppe Pignatiello – che la comunità partecipi. Chiederò un controllo dei messaggi e nel caso farò fare un altro invio per maggior sicurezza”. L’anno scorso alcuni rappresentanti della ‘Madni’ avevano sfilato, ma a quest’ultima edizione la partecipazione è rimasta incerta fino all’ultimo. Solo quando la cerimonia ha preso avvio in mattinata, si è conosciuto l’esito di questo ulteriore confronto con il sindaco Pignatiello, che ormai piace poco alla comunità pakistana.
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La ‘sfiducia’ degli islamici
Alcuni stranieri con cittadinanza italiana, infatti, hanno dichiarato che voteranno la sinistra alle Comunali del 2019 solo se a rappresentarla non ci sarà Pignatiello, ma altri esponenti come Dario Calloni, noto per il suo favore all’ampliamento del centro culturale islamico, contro cui, invece, si è schierato il sindaco. Di questa ‘antipatia’ potrebbe giovarne, chissà, qualche avversario politico. Invece, pare che Roberto Colombo, a cui i pakistani si sono rivolti alla ricerca di un avvocato, abbia declinato la proposta proprio per conflitto d’interessi. Un ‘flirt’ tra la comunità pakistana e il consigliere di minoranza di ‘Castano al centro’ a quanto pare passeggero.