Due casi anche in provincia di Milano (uno a Inveruno e l’altro nel capoluogo lombardo) fanno scattare l’allarme. Contro il virus West Nile non ci si può vaccinare

3 SETTEMBRE 2018

di Redazione

MILANO – Due uomini, uno residente a Milano e l’altro a Inveruno, sono stati ricoverati a causa del virus West Nile, ribattezzato ‘zanzara killer’. Per entrambi i medici hanno descritto un “quadro clinico neuroinvasivo”. Benché le due persone colpite del virus siano fuori perucolo, è allarme anche nell’area metropolitana milanese, dove si era già verificato un caso di contagio con conseguenze devastanti.

I ricoveri

Nel caso dell’uomo di Inveruno, un 80enne, l’Asst ha diramato un comunicato stampa: “I Test hanno confermato il virus. Il paziente è stato riceverato in ‘medicina’ e poi trasferito in ‘malattie infettive’. E’ già iniziata la profilassi”. L’anziano inverunese guarirà. E pure il 63enne, residente a Milano, che è ricoverato al Policlinico per il medesimo motivo. Settimana scorsa, sempre al nosocomio di Legnano, era invece stato ricoverato un uomo di 74 anni residente a Pregnana Milanese, ancora in coma per un encefalite causata proprio da una puntura della zanzara killer, che lo ha colpito e quasi paralizzato. I medici, tuttavia, confidano di salvargli la vita.

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La Regione in campo

Il presidente della Lombardia, Attilio Fontana, ha chiesto ai comuni “azioni più efficaci di contenimento delle zanzare”. Decisamente poco, se si considera l’entità dell’emergenza. In ogni caso i medici spiegano che non siamo di fronte a un allarme epidemico, perché se il corpo reagisce bene, non ci si accorge nemmeno della puntura. Se invece l’organismo è già compromesso o debilitato, allora si rischia un encefalite con conseguenze neurologiche. Inoltre, il virus (diffuso in Africa, Asia occidentale, Europa, Australia e America, portato da uccelli selvatici e zanzare) non è trasmissibile da uomo a uomo.

Nessun vaccino

Non esiste un vaccino per la febbre West Nile, cioè non c’è modo evitare del tutto il contagio. Per questo è attivo un piano di sorveglianza e risposta emanato dal ministero della Salute, che prevede diverse azioni finalizzate a individuare e contenere il rischio di trasmissione dell’infezione all’uomo anche attraverso la sorveglianza su alcuni uccelli stanziali.

Consigli utili

I consigli per la prevenzione sono, in buona sostanza, il buon senso e la prudenza: mettere in atto misure per evitare le punture di zanzara, usando repellenti cutanei e indossando pantaloni lunghi e camicie a maniche lunghe quando si è all’aperto, soprattutto nelle prime ore dell’alba e al tramonto. Sono questi, infatti, i momenti di maggiore attività della zanzara culex. Inoltre, è opportuno sia dotarsi le finestre con zanzariere sia svuotare spesso sottovasi o altri contenitori (per esempio gli innaffiatoi), per evitare che l’acqua ristagni. Da ultimo, cambiare spesso l’acqua nelle ciotole per gli animali, tenere le piscinette in giardino per i bambini in posizione verticale quando non sono usate, evitare ogni possibile ristagno d’acqua sui balconi, nei cortili, nei giardini e negli orti.